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Calvino all'istituto di cultura italiana

Clavino was in stockholm 1961 the third year wa sthe firt aniversary and we talk about his work. Today we will discover or bather rediscover the first book that Clavino was publishing. For the first time we have the first book by clavini. This publication by natuir och kultur is extremely important. The book is part of a wilder project of the publishing house. Many tittle was running out. They will republish three new book. The text was translate by Johanan Edeberg and the translator is a key figure. Without them we will not have many ediction. We could have all the translation and a new series of his books. The guest is professor Bruno Falcetto at the University of Milan in Italian contemporary literature. The special focus is on realistic writing to Calvino novel and short story. He will speak in Italian and he will be translate

Buona sera sono felice di essere stato chiamato qui in questa occasione calviniana ringraziano l’istituto e anche l’editore nonché la traduttrice dell’opera prima di questo scrittore è un passaggio decisivo nel suo percorso letterario , questa operazione è super benvenuta. Un ‘opera prima è sempre importante per un qualsiasi scrittore . Si tratta di una tappa fondamentale nel perscorso di’esordio dove manifesta da subito nel contesto di un quadro letteratura la stagione del neorealismo e dell’impegno. Manifesta da subito la forza nella trasformazione del testo e dell’autore, 1947 1954 1964. Non partiremo però dalla prima edizione. È importante da vedere in quale periodo si è sviluppato. È molto importante quello che potremo definire come paratesto . nel 1954 c’è la seconda edizione v’era una presentazione non firmata ma di mano Calviniana una città grigia e severa come Torino gli ha insegnato un ‘impegno morale e civile anche nella posizione fiabistica. Sa rinnovarsi di volta in volta lo scenario è Sanremo ma dalla seconda metà degli anni quaranta Torino. Sa raccontare con la favola e l’avventura , nasce con la liberazione e sa rinnovarsi ma rimanendo più che federe a se stesso. Questo è un qualcosa di super importante. È fondamentale che si parte dalla Liguria o meglio dalla Riviera dei fiori. La cosa fondamentale e che inizia partendo dalla Liberazione. Abbiamo il visconte dimezzato e l’entrata in guerra. Si parla sempre di un realismo magico. Nel 1954 ha 31 anni e ha già un bel percorso letterario breve ma significativo e prima neorealistico ha provato a scrivere un romanzo letterario grande realistico econtemporaneo. nel 1952 ha pubblicato il visconte dimezzato e la vena fantastica. Procede tra opere soprattutto realistica e soprattutto a risvolto fantastico. Passa dal realismo a elementi di tipo fantastici ed elementi super realistici. Si coglie la capacità di riflettere e lavorare sull’immagine d’autore che calvino vu9le avere un dialogo nel tempo con la collettività del pubblico chi scrive deve stilizzarsi prendere la fisonomia dell’autore e delle sue prese di posizione. Si ragione sull’autore dalle innovazioni alla continuità stessa. Si tratta del ruolo dello scrittore. Si danno diversi tipi di presentazione un dialogo con il pubblico. Scrive che i libri devono essere scritti da un “autore” parzialmente inventato, si ragiona su lui stesso. Si tratta di una persona nuova ma inventata. Nel 1964 comincia con al frase questo è il primo libro che ho scritto il primo volume dove diventi scrittore. È un romanzo non un accostamento di vari raccolti. Scrivere un romanzo per cesare pavese e Vittorini è un qualcosa di indispensabile verso il grande romanzo che vuole dare una presentazione articolata del mondo. Si tratta dell’aspetto di una fisarmonica. Si fa una certa dimensione dello scritto.  Calvino si sente come uno scrittore di racconti. Il libro è nato anonimamente è un racconto di partigiani ma non sono solo i temi ha caratterizzarlo si tratta di un sistema di racconti presi dall’opinione pubblica fatta da persone normali.  La lotta di liberazione è un sistema etico e civile. L’esperienza della resistenza mesi che hanno contato come anni dove avrei dovuto dare diversi e contrasti ritratti di me. Si tratta di una forte tensione con diversi ritratti di me completamente diversi. Si vuole presentare un dialogo corale. Calvino non poteva ricordare tutto. Più che mesi si tratta di anni. Cerca l’articolo Tante storie che abbiamo dimenticato repubblica 23/04/1985). Proviamo a entrare nel libro chi è il protagonista la storia di un ragazzino che si chiama Pin una voce raduca e ha solo una sorella prostituta che se la fa con gli odiati tedeschi . Ha una giacca da uomo. Che gli sta larga. Si inizia con un vicolo anzi un carruggio. Pascà mangia sapone. Dice ogni battuta seria. Conosce tutto su tutti. Conta come protagonista ma ancora di piú come punto di vista per seguire la vicenda che ha una prospettiva insolita più che personaggi guardiamo le cose del mondo con un’altra prospettiva. Si tratta di un realismo che punta a mettere in scena una percezione della realtà Pin è quello che piú di ogni altri. Un realismo irregolare aperto non univoco che (come i migliori realismi del Novecento) non punta tanto a mettere in scena la percezione l’esperienza delle realtà. La resistenza è descritta in maniera diversa è un realismo che non esiste. L’importante e come è compresa la realtà. Si tratta di un reale che non sembra vero. Pin vede i partigiani. Sono uomini armati in maniera diversa i prigionieri non sono veri si tratta di un abbaglio del sole sulla punta di una strada. Una visione della resistenza che su realizza in uno stato di trauma.  Ci si scontra con esperienze che non sono primarie é una realtà che non è reale. Si tratta di un qualcosa di assurdo. È difficile l’ottenere una forma di presentazione della realtà. Si tratta di cose che non succedono nella società civile. La gente del carruggio si tratta di questi e l’osteria sempre gli stessi che guardano i bicchieri e il distaccamento partigiano del dritto sono tutti approssimativi la grado zero della coscienza politica sono i white trash. È un gruppo privo di una qualsiasi coscienza politica. Si tratta di gente messa cosi. Si vede la realtà di un gruppo super marginale. C’è anche un altro personaggio Kim un giovane studente di medicina in questo parte di capitolo 9 è il centro ideologico del libro.  Non è un modello la banda del dritto che non funziona Kim aveva un progetto tutti in ordine. Contadini , proletari e sotto proletari un progetto che è totalmente fallito. Il modello di Kim non è Calvino ma +e molto vicino allo stesso. È un ritratto di tipo autocritico. Il giovane intellettuale con i suoi squilibri  tutto viene fatto per montarlo e per il distruggere tutto. Nel 1964 dal 1955 al 1959 scrive le fiabe italiane il barone e il cavaliere inesistente gli ammori difficile e un lungo viaggio negli USA. Nel 1964 esce Marcovaldo e la giornata di uno scrutatore inizia a scrivere le cose cosmicomiche. Inizia altre cose. È lo stesso libro ma diventa nel paratesto , scrive una lunga prefazione. Taglia diverse parti. Nel 1964 dopo il 1963 Sanguineti , eco giuliani e gli altri critica la narrativa italiana super passatistasi tratta di un realismo non regolare. Che tipo di gesto letterario fa una riconferma e una distanza. Nel 1971 non credo all’autore nella continuità del tempo i testi non sono solo quegli dell’autore ma di un mondo che si muoveva intorno a lui. Una dinamica che è anche discontinua. Il testo come proprio ma anche in parte altro le identità nascono dalla rete delle invenzioni di noi stessi. Il testi sono sia dell’uomo che del mondo esterno. Un gioco di diverse identità si tratta dello stesso libro o di un libro diverso? Come si deve con l’invenzione mantenere viva la resistenza si devono attaccare i delatori e gli apologeti. Si ci batte per lsa memoria ma contro la memoria era meglio non aver scritto il primo libro la memoria è sparita per via della visione dei ricordi. Il ricordo sparisce. Il tutto sarebbe stato meglio senza il primo libro. Il tempo avrebbe portato un cosiglio il punto d’approdo e lo sconforto una visione soltanto pessimistica. È un qualcosa che portiamo non solo con noi ma che s’appassisce e soprattutto ci riduce. Ha rappresentato la resistenza come caricatura. La memoria è più povera rigida ma l’unica che riesce a trasmettere i ricordi per le continuità e anche per gli individui. Molto sarà modificato nel tempo. È stato buono il pubblicare il libro si deve portare la realtà. Nel 1964 Calvino fa qualcosa di curioso una serie di limiti e insieme l’autocritico da nuova vitalità a questo testo. Ricordiamo che Calvino fu iscritto dal partito comunista ma a Budapest fu molto deluso da questo. Naturalmente il distacco che avene dopo i fatto d’Ungheria è uno dei momenti chiavi questo è fondamentale. Poi passo in forme mutate.si è distaccato dalle idee comuniste. .a dimensione politica non è ripresentata nel 1964 il personaggio del cugino il fratello maggiore di Pin. Fece dei piccoli tagli e delle correzioni s’abborriscono i tratti. Il partito comunista è presentato molto di scorcio e molto di ragno. Il testo originale è difficilissimo da trovare. L’archivio di calvino è gestito dagli eredi. Non è possibile. Prima era fortemente misogine. Era anche tiranniche . questo appunto per me è molto interessante perché dimostra una certa dimensione di calvino che è l’ambiguità sessuale e di come abbia fatto bene a metterlo per uno studio sul genre

Robert Fogelberg Rota