Serena Iansiti recita con la Loren e la Grabo e canta come la Callas
Passioni che si tramandano per anni e che sfociano nella violenza
Titto In fondo al tuo cuore
Regia Alessandro D'Alatri
Intepreti Lino Guanciale Serena Iansiti Antonio Milo
Distribuzione rAi uno
Voto A
L’ episodio meglio riuscito anche perché dá il massimo nella fotografia di Davide Sondelli bella e elegante anche nei diversi flash back e nell’omaggio a Ingmar Bergman nelle scene magiche e anche per quella che é il montaggio serata e semplice allo stesso tempo di tutta la serie é ”In fondo al tuo cuore. Si tratta di una puntata dove anche l’adattamento musicale di Pasquale Catalano é bellissima e ricorda molte delle colone musicale di autori come il compianto Ennio Morricone e piovani ma co nuna differenza é molto piú simile a quella del cinema classico e questo si nota nel personaggio tra il comico e il parodico presentato da Mario Pirrello il vicequestore garzo. Questo personaggio l’unico che parla un italiano senza accento al 100 % insieme al commissario e al doppio ottime un mickemousing un tema jazz burlesco. È l’emblema di una certa Italia pomposa e sicuramente piena di se pronta a inchinarsi a tutte le idee e a tutti gli ambiti politici ottusa e provinciale. Il suo ruolo fatto da un attore Mario Pirrello di gran clase é il giusto anche nella scena dove il simpatico brigadiere Raffaele Maione interpretato molto bene da Antonio Milo vorebbe tramutare un saluto romano in uno schiaffo. Il merito di quest’episodio e di presentare come fece Michelangelo Antoninio nel bellissimo ”Cronaca di un Amore” un giallo che non e un giallo ma uno studio di un ambienet di caratteri dove il realismo di stampo Visconteo con il primo bellissimo ”Ossessione” si scontra con un realismo magico. Un realismo che é quello di una Napoli ma anche di una campagna povera che si sta iniziando a modernizzare. La figura che muore é per l’appunto chi rapresnta questo mondo Rosa la nutrice interpretata cosi bene da Nunzia Schiano. Il commissario Ricciardi bello e tenebroso che ha il dono ma anche la maledizione di comunicare con gli spettri e s un Lino Guanciale in stato di grazia per tutta la serie ma qui ancora più bravo perché la freddezza anche per il caldo il sole di una napoli estiva inizia a incrinarsi . Rosa muore per vecchia in scene che sono secondo me molto contati con la madre vera di Ricciardi Chiara Conti che é un po’ madonna e un po’ parche ma anche il comissario sente che la vita sembra sfuggirli tra le mani scivolare tra la sabbia come quella del protagonista del Bidone di Federico Fellini. Un ruolo che é particolarmente complicato perché si tratta di una persona particolarmente scrupolosa che é preoccupato sia per la condizione di Rosa per l’amore che non sembra arrivare ma anche per la situazione dell’amico il brigadiere. Anche questo ruolo che é nella tradizione comica di molti comissarsi di polizia e di carabinieri del cienma italiano da Vittorio De Sica, a Burt Spenser fino a Nino Frassica ha momenti di sconforto. É vicino a quella che é la tragedia sempre borghese di un personaggio come Woyzech perché Maione pensa che la moglie lucia ottimamente interpretata da Fabrizia Sacchi che decide di lavorare fuori dalla csa. Maione fa un l’indagine terrorizzando anche due persone che non centrano niente il povero portinaio Grazia Mastrapasqua ma soprattutto il povero avvocato Pianese Valerio Largo . Maione farebbe solo del male a ses stesso ed é il femiliello bambinella straordinariamente intepratto da Adriano Falivene che riesce a salvarlo soprattutto da se setss . Le varie scene acquasiatnno soprattutto il dialogo tra il commissario e il feminello tricato come isa Miranda una forma di rimaneggiamento della grande tradizione tetarale partenopea. Questo c’é sia in personaggi comici ma anche in personaggi molto realistici come la nipote di nRosa Nerdide Veronica D'Elia ma anche nel personaggio del guappo Giuseppe Graziani alias Peppino il lupo interpretato da Ettore Nigro. É un uomo sicuramente spiacevole nel senso che é un criminale incalito in canottiera che sarebeb perfetamente a suo agio in gomona o nella mafia dei cartelli messicani ma anche un personaggio sensibile legato alla moglie. Questo si vede i due altri ”cattivi” il tetro Falco agente della polizia segreta fascista molto ben interpretato da Marco Palvetti e il maggiore delle esercito tedesco in vacanza Manfred Kaspar von Brauchitsch un pacato é perfetto nella dizione italiana Martin Gruber che cerca di corteggiare Enrica Colombo . Il ruolo di Maria Vera Ratti é complicato perché é una ragazza ombrosa scontrosa con un carattere forte e volitivo che ama Riccairi che però forse la ama anche se non ha il coraggio di farsi veder ee patisce il personaggio di Livia Luciana vedova Vezzi bellissima sofisticata elegante e dotata di una voce stupenda. Serena Ianisti è l’attrice capace di unire la sessualità e il carisma di una giovane Sofia Loren con l’eleganza e il magnetismo di Greta Grabo. La sua bellezza senza tempo e la sua naturalezza sono anche un elemento scenografico e sono gustosissimi i suoi duetti con il medico
Bruno Modo un bellissimo ruolo di Enrico Ianniello molto vivo e pieno
Di verve a tutto tondo. Il delitto é sentimentale perché lorefice Nicola Coviello ben interpretato da Luigi Iacuzio ama da impazzire la borghese Maria Carmen un’algida Maria Angela Robustelli. Un ruolo bellissimo che mostra molti dei problemi delle donne in questo periodo storico in un film che é una specie di Amarcord di una certa Italia che é presentata per noi che n’abbiamo vissuto solo in seconda maniera. Un film che ricrea il passato come fece Stanly Kubrick i “Barry Lyndon” con rispetto e una cura unica . Un film che é un piacere che va diretto al cuore
Robert Fogelberg Rota