Un testo di atopologia cuturale fondamenatle per tutti
Tra strilli e bisbigli
Il testo di Giovanni Sole è uno dei migliori libri italiani di sempre
Se tronassimo indietro nel 1700 italiano troveremmo due voci quella degli strilli dei castati e il mormorio dei cicisbei. Voci che sono rimaste troppo mute e che oggi ritroviamo in una libro bellissimo
Pochi autori sanno scrivere in maniera scientifica e uso il termine nell’accezione academica sulla storia con il piglio di grandi narratori e guarda un fenomeno puramente italiano di due personaggi simili che nel secolo XVIII furono mattatori della vita di molte cittá . Il libro di Giovanni Sole castrati e cicisbei Moda dnel 1700. Il piglio ella scrittura e lo stesso di opere come michel Hunzinga e marc Bloch grandissimi storici con uan forma di racconto che ricorda nella potenza e semplicità del linguaggio testi come Eneide, L’Odissa e anche la genesi. Cito testi poetici perché in questi testi lirici si sono parti perturbanti che ci spiegano alcune delle passioni che ci agitano ancora nei meandri del nostro subconscio . Sole ha il dono della scrittura e questo testo dovrebbe essere tradotto in tutte le lingue e anche essere letto in tutti i licei. Il testo è diviso in due parti la prima sui musici o cantanti castrati la genesi di come venivano presentati durante il melodramma ammirati e ascoltati nonostante vari delatori. Molta della delazione avveniva da persone che odiavano il melodramma e non si trovavano bene in Italia. Il termine Italia deve fare riflettere e Sole non lo problematizza perché non ha bisogno di farlo. In realtà siamo in un’area geografica e linguistica bene precisa con una società simile quella di un patriziato urbano che segue alcune regole e si immagina e qui Sole fa riferimento a Hunzinga in un mondo fatto Oltre che per il fatto puramente religioso e il conformismo il castrato diviene nei due sapzi pubblici dove si presenta una specie di mostro di sovvertitore di regole un essere sia mostruoso ma anche ammirato che vince in quanto simbolo stesso di un predominio quello aristocratico sulle persone normali sulle plebi che assediano l’aristocrazia in quanto forma che presenta un passato mitico incarna eroi o personaggi storico mitici che non esistono più in questa forma ma sono ben presenti . Il castrato non deve essere interpretato soprattutto nel senso di cantante o interprete (qui se non la zappa sui piedi Sole si contraddice perché ci ricorda come la voce dell’ultimo moreschi era di un artista finito e rudimentale ) di una musica che ormai a poco da dire. Da notare che il giudizio non certo lusinghiero sul melodramma parte dall’opinione di alcuni illuministi quindi uomini nuovo come Muratori e Angelotti in uno spettacolo di poca sostanza. La contradizione e che questo tipo di musica o meglio quello che resta con autori come Händel e Hasse ha avuto un grande rinascimento . Da noatre che questi due compasitori dovetetro molta dello loro fortuna a Frainelli alias Carlo Baoschi
Unn tipo di virtuosimo che poi sembra sparire quando lo specifica che l’opera con il contorno di balletto oi altro fu nel secolo decimo ottavo un fenomeno più fenomeno auditivo che visivo e qui è interessante il giudizio del marchese de Sade che gli critica in quanto sgraziati pesanti e non capacci di immedesimarsi nei sentimenti che questi dovrebbero presentare. Anche i casi divertenti come quello di Ballarmino divo per altro capacissimo di tirare stoccate di striscia all’occorrenza ne fanno di più di un semplice fenomeno da baraccone. Un episodio mi ha colpito sia il tifo contro alcuni castrati da parte di ammiratori di altri ma anche l come a volte il castrato interrompesse la rappresentazione per mettersi a parlare a discorrere a fare salotto coem si suole fare nel tetaro della narrazione Un essere attirati ma anche essere respinti che porta molti a intraprendere questa professione con diverse crudeltà la castrazione (la descrizione di questa è tra il comico e il perturbante) e un periodo di numerose privazioni lunghe ore chiusi in reclusori come i conservatori. Per me risulta chiaro il ricordare il magnifico film farinelli ma non manca se non è un po’ poco presente il fatto dei castarti che non facessero carriera. Il migliore film su questi resta senza dubbio “le voci Bianche “ di Pasquale Festa Campanile un film che ha il meglio della poetica di Kubrick in barry Luyndon eal surrealismo socialmente critico di Fellini ricco come è di interpreti fellinain da Sandra Milo a Anouk Aimée dove meo il protagonista un grande paolo Ferrari Meo poco più di uno squnizio si finge castato cosa che fa anche uno degli amori di Casanova. Si parla un po’ del , una super fotografia degna di Ennio Guarnieri e il miglior montaggio di sempre del fantastico Ruggiero Mastroianni . Forse le musiche non sono quelle dell’epoca perché rifate da Gino Mariuzzi ma ci sono dei termini simili come l’isolamento l’aridità nei rapporti intepersonali e l’ambiguità che provoca anche una voglia di usare violenza o sodomia. Da notare che meo quando s’esibisce in scena lo fa soprattutto in abiti femminili. Oltre a questo senza togliere niente al testo di Sole che è meraviglioso non si parla mai in termini cronologici e non si nomina mai la commedia di Carlo Goldoni l’Impresario di Smirne. Qui lo sguardo sui castrati è sarcastico, si tratta di battutacce anche severe che l’estraneo il turco Ali fa nei loro confronti- Sarebbe bello che qualcuno si pigliasse la briga di studiare coem vengono descritti nei libretti d’epoca . Da notare che c’è un giudizio che per noi moderni è interessantissimo quello di Terssmeden. Il personaggio in questione era un ufficiale svedese di ventanni imbarcato su una nave olandese che fa un gran tour animino. Si trattava di un personaggio altissimo 201 fortissimo con un fisico possente esperto nell’uso delel armi molto più simile al personaggio di Rollo in Viking che ha un avventuriero settecentesco. Di famiglia recentemente nobilitata,. Garfonomo non ha peró interessi culturali e si definisce uomo d’azione amante del buon vino e delle belle donne Questi vede nel carnevale del 1734 al teatro falcone in azione un musico castrati in un dramma pastorale . Dice di vedere una ragazza molto bella Viene anche introdotto ma quando s’accorge che è un maschio la sua reazione è molto sconcertata. La testimonianza di Tersmeden è quella di un uomo moderno che osserva . La testimonianza è scritta in svedese e parla anche molto dei cicisbei. L’etimologia del nome di questi deriva dal parlare a bassa voce e anche il loro presentarsi ha un qualcosa di teatrale L’analisi di Sole anche se qui sono un po’ sconcertato dalla mancanza di cronologia è più spigliati nella parte dedicata ai cicisbei fenomeno di ambito cittadino e sembra piú di tutti in ambito genovese anche se il più grosso delatore è Parini. Sono personaggi che rinunciano al farsi uan famiglia ben regolamenti anche con tanto di contratto ma anche personaggi che hanno una teatralità. Da notare peró che la parucca , il trucco e anche l’abbigliamento ricercato e lo spadino al fianco erano attributi comuni degli uomini di condizione. La loro rappresentazione in ambito cinematografica è limitatissima solo a pochi film gli amanti dell’imperatrice Elisabetta (Ruthelona Stever9 nel meraviglioso l’iperatice caterina di Joseph von strendberg e in un “Goethe in lov”e di Philipp Stölzl ma sono ruoli di controno La parte è più esplicativa me convince il parallelo tra l’amor cortese e questa usasa di un ‘amante ufficiale anche se vi sono per il caso genovese secondo me dei dubbi. Il primo riguarda Genova nel 1700 che è uno stato ancroa molto ricco e articolato una repubblica che si erge a regno con La Vergine Maria come protettrice che ha sostituito la forma mercantile (che rimane sempre come dimostrano le colonie genovesi in Sud America e non solo) con una forma finanziaria. Una forma che rimane immutata fin che dura l’antico regime e ci tengo a sottolineare di uno stato che sa liberassi da solo dagli austrici e battergli nella battaglia della Scoffera con un esercito improvvisato che combatte alla Prussiana e che partecipa anche a favore degli insorti alla rivoluzione americana Il cicisbeo sostituisce e completa il marito della nobildonna anche assumendo un ruolo che può ricordare il sacco da box visto che la dama scarica tensioni e risentimenti ed è di una particolar estrazione il patriziato povero. Genova ha secondo me due particolarità la prima una forma di governo aristocratico ma repubblicano che non può prendere più di tanto elementi stranieri (la città è sempre stata e lo dico da genovese chiusa ) e ha anche un patriziato povero. Ma non sarebbe bastato a questo punto visto al ricchezza del citá comprare benefici ecclesiastici anche in zone limitrofe come quelle degli Asburgo o in Francia oppure per chi voleva la carriera militare. La presenza di un ‘istituzione come l’albergo dei poveri avrebbe dato buoni rudimenti nella scienza militare e soprattutto marittima.. Da sempre i genovesi hanno contati con la Svizzera che era ancora un serbatoio di mercenari. Forse nel XVIII il soldato di ventura svizzero iniziava a scemare ma c’era ancora. La questione e come mai il cicisbeismo un po’ per una nostalgia ma anche una rottura come il castrato con il codice conformista della contro riforma . Oltre che all’abile propaganda fides e al sincretismo tipo del cattolicesimo il perché le genti italiane erano molto cattoliche era una mancanza di modelli alternativi o modelli totalmente opposti come il calvinismo e l’Islam. Voglio citare qui Casanova che ricorda la piccola possibilità che aveva di diventare mussulmano che rifiutò come anche una conversione al calvinismo che l’avrebbe portata a essere uno dei principali gigolo a Londra. Il cicisbeo è il contrario di Casanova perché è un marito senza particolari diritti che però rompe come molte delle regole presenti nella società del 1600 che ricordiamo a Genova impediva il porto d’armi in pubblico solo in alcune circostanze. Lo spadino o la strisce ostentata come si vede in alcune vedute è il simbolo di un ascrizione a una nobiltà. Il cicisbeo è compagno fondamentale che dá lustro alla famiglia al marito alla dama e non ultimo a se stesso. Sarebbe opportuno vedere quanto hanno scritto come sono stati toccati dalle mode e anche quanto sono cambiati negli intesi decenni del 1700 anche dal punto di vista della loro composizione sociale. Il testo di sole è magnifico e mi auguro che venga letto e che molti altri si facciano domande di questo tipi. Che alcuni dei cicisbei fossero donne travestite
Robert Fogelberg Rota