Filmbasen

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Bomber

Fantasy

Titolo Bomber

Regia Michelle lupo

Interpreti Jerry Calà Burt Spenser, Kallie Knoetze. Mike miller

Distribuzione

Voto capolavoro.

Libidine doppia libidini e libidine coi fiocchi a molti anni anzi decenni di distanza rivedere il piccolo ma grande capolavoro di Michele lupo con la fotografia ruvida molto di Giorgio Di battista che cattura i porto di Livorno  un montaggio quasi uguale nei diversi combattimenti di Eugenio Alabiso e la colonna sonora bellissima di Guido e Maurizio De Angelis è in pratica la fine del neorealismo nella sua accezione più autentica  in un ‘estrema e ironica appendice in un ‘opera per me bellissima che ritrae un Italia non ricca orgogliosa di essere Italia con l’eroe venuto dal mare e italo americano che si batte contro cattivi veri. A differenza di altri film di Burt Spenser sia nel sodalizio con il brillante Terence Hill il cattivo Rosco non è caricaturale ma un sadico violento anche se goffo pesante  sbruffone che sembra gli austriaci nemici di maciste. Proprio come il suo antitetano Bartolomeo pagani Carlo Pedrazoli in arte Burt Spenser è naturale mangione e sicuro di se. A differenza di altri eroi forzuti Burt qui come ex pugile ha un ‘ironia un savoir fair e si trova a essere una figura paterna di educatore non dissimile a quei maestri che Kurosawa era solito presentare e si vede bene per Giorgione intappetato benissimo dallo sfortunato mike miller napoletano che vive di espedienti che si fa traviare e poi si pente. Il tutto in una girandola di lazzi e situazioni comiche quasi da commedia dell’arte con la bella seria e quasi incapace di dire qualcosa Valeria cavalli graziosissima, alla servetta pasticciona Susana intappetata da Geguia alla sua migliore manifestazione e i vari personaggi comici quasi macchiettistica da Sylvester Stangone il bravo Nado Paone al sardo che ambisce ai pesi piumino Piddu Maurizio Tori e al in quel caso divino Jerry niente poco di meno che Jerry cala un Arlecchino istrionico che riesce sempre a dare il meglio del meglio con bellissime situazioni. L’inizio di una carriera a tratti birbante

Robert Fogelberg Rota