Walid Regragui, viene distrutoo da Duchamp



C’est la France

‘Il Marocco coem prima la Svezia nel 1994 tra i fasti degli anni trenta e cinquanta e l’era Zlatan e anche la Corea del Sud nel mondiale fatto in casa propria esce a testa alta con l’amaro i bocca e il ramamrico le prove di sono ececlenti Bou El Yamiq Aguerd, Saiss; Hakimi, Ounahi, S. Amrabat, Mazraoui; . Sia ben chairo i leonie dell’tatlante anche penalizzati da un arbitro troppo fiscale giocano molto bene con il meravigliso Hakimne l’ottimo... ma anche con il buon ....e un grand eBono. Ma läoffesiva da parte di ottimi giocatori e spatccolare quanto sterile e la difesa francesce alla quale collabora anche l’umile e spesso sottvalutato Grisman (fureto tutto fare un poä Dunga e un po’ Baggio e superiore a tutti) non regala niente e raramente dá la minima possibilità ai giocatori Maroccini di impersierire Loris . questo logicamente para come un pazzo é quando sarebbe battto Odino l’aiuta con i legni.qui la prova migliore é quella di  Faccio l’esempio del divinitá piú enigramatica e aristocratica dei vichingi che non era benevole e era agli occhi dei vichinghi umano ma perfetto. Questo é quello che accade in campo e forse solo i migliori tiri e le giocate di Sabiri avrebbero potuto trovare uno spiraglio nella selva dei giocatori trasalpini . Anche se dei recitanti a parte Grisaman che é per me il migliore del torneo e coadiuvato da Girout centravanti ottimo in quanto giocate e dá sostegno alla prodeza di tipo balistico acrobatico tra i dieci goal più belli di sempre di Theo Hernandez  che coadiuva benissimo il resto del reparto con i granitici Tchouameni, Fofana; pesso supportati da  nuente poco di meno che Mbappe forse il miglior giiocatore al mondo vero e proprio Rolnada di questa formazione. Vorrei anche aggiungere il goal di Kolo Muani  che mostra a tutti le sue enormi capacitá da giocatore anche lui mondiale . Adesso all’equipe pe ril suo trionfo tra le sabbie medioerorientali serve solo battere Messi e l’Argentina compagine super solida. Intanto bravo marocco

Robert Fogelberg Rota