Ciao Luca

V ialli nel cuore e Lammes nei cori


L’articolo che non avrei mai voluto scrivere. Ho deciso e molto da dispiaciuto di scrivere questo articolo su una delle persone più importanti della mia vita Luca Vialli. Sarebbe pretenzioso e irrispettoso dire che mi sento come se fosse morto un fratello ma vedevo Luca Vialli come un cugino una persona che era sempre li proto a esserci. Non ripercorrerò la sua carriera in maniera lineare ma ricordando delle immagini che vanno dalla prima quando arrivò dalla Cremonese all’ultimo trionfo la Coppa delle Coppe conquistata alla fine del 1900 a Solna allo stadio Råsunda dove O*rey Pelé trionfo. Due giocatori molto simili signorili capaci di essere discreti , divertenti umili e uomini squadra. Se Pelé dovete vedersela con grandi campioni da Eusebio a Cyurffy passando per i Riva, Rivera e Mazzola Sandro Vialli per me non fu nenache secondo a ai Matheus , Gullit, Romario, Ronaldo e il primo inte parents che era sicuramente Maradona. Signorile veloce capace di realizzare ottimi gola rigorista quasi impeccabile tartassato dalle difese Vialli sapeva il fatto suo. Arrivato da una famiglia bene forse fece qualche bagordo di troppo all’inizio ma Vujadin Boskov seppe come fermarlo convincendolo a essere non un atleta responsabile ma l’ateta capace di migliorasi sempre e di con il bravissimo e diversissimo Mancini di diventare il vero l’unico uomo squadra in un gruppo altamente sezionato da Paolo Mantovani. Dalle difficili lotte con il Torino e la seconda coppa Italia la consacrazione avvenne l’anno della prima coppa delle coppe quello che fu forse la più grande sconfitta a Berna contro il Barcellona. Vialli fu stupendo in tutta la manifestazione dai sedicesimi contro il nörkoping squadra quadrata al Carl Zeis Jena e allo Dinamo Bucarest squadre del gruppo orientale che stava sparendo e che lui sconfisse quasi da solo per poi giocare benissimo contro il Mechelen ma purtroppo in quella finale non era informa. Da notare che due anni prima in quello che fu il preludio dell’avventura della Samp. Ecezionale secondo me ancora più dello scudetto una grandissima gioia fu la prima coppa delle Coppe. Dopo il Bran berg venerò giocate delle partite veramente belle prima contro il Borussia Dortmund che era la Sampdoria tedesca e poi contro il Grashopper e il monaco in un darby uno dei tanti Francia italia e poi la finale di Göterborg. Quegli odori quella speranza in una partita contro l’esperto Anderlech battuto poi come l’anno dopo il Kasersaluter e l’Olympiacos per poi buttare via contro il solo discreto legia Varsavia. Lo scudetto fu lo scudetto un qualosa di esorbitante e l’anno dopo che fu l’ultimo da giocatore ma non da tifoso ci fu la priam Champion legau-. Il roseborg dominatore dell campionato norvegese l’Honved e poi l’ottimo Anderlech e i campioni dello stella Rossa battuti i secondo con un gola a due di Vialli e Mancini furono fatti a pezzi prima di Wembley partita balorda. Qui prima parti con altri per testimoniare il nostro affetto. Un affetto che io portavo già da molto tempo quando lo incontrai da giovanissimo a Nörköping all'aeroporto a quando mia zia fece fare un autografo per mio fratello (era giusto che lo avesse lui). Molto é cambiato da quando Bvialli smise di giocare per noi ma molto é ancora simile sopratutto quei colori e adesso Lames e gabbiadini hanno sulle spalle i ruoli che furono di Vialli e mancini e so che riuscierano a fare del loro meglio e battere tutto e tutti. Vialli sei sempre e per sempre uno di noi

Robert Fogelberg Rota