Buonasera oltre che come curator son oil direttore dell’accademia delle belle arti di Brera. Abbiamo fatto delle mostre all’interno della pinacoteca di Brera Questo museo ha diversi capolavori va dal Rinascimento a quello che è il 1800 italiano. Ci sono all’interno una biblioteca e un centro astronomico., dentro le sale sono state realizzate delle ‘opere contemporanee da mettere in relazione con il passato. Il progetto di Konelis andava avanti. Quest’opera era stata messa in relazione con un’opera rinascimentale la crocifissione del Bramantino. Il collegamento con Milano l’istituto un piccolo capolavoro del retaggio storico e culturale dell’architettura italiana. Conellis aveva un rapporto particolare con la storia dell’arte voleva dialogare con Caravaggio fino al 1900 italiano. Aveva un stile particolare e voleva sempre individuare dove ci si riusciva a presentare. Era solito tradure con un suo stile. E facile intuire anche il rapporto con il teatro la letteratura e la musica. L’ultima opera vuole un impegno etico ma non solo sociale ma dare nel carcere dell’opera non solo un qualcosa di condividere spere in maniera artistica. Si vede un tipo d’impegno con questo violino. Questo fa notare un qualcosa d’attore. Questo ci interessera parecchio. Non si tratta di una rapresntazione ma di una trasformazione. Si tratta di arrivare a qualcosa che viene sempre ripresentato.
Caterina ruggero rapresntante di Arnaldo Mosca Mondadori +e il direttore di uan formazione che si prefige di portare arte civile . Vrano la croce di lampedusa è fatat con legnbo dei barconi andati amle a Lampedusa.e la porta di lampedusa di mimmo paradiso che si trova come forma d’accoglienza. Nel Cracere di opera a milano c’è un laboratorio di luteria. È nato nel 2008 si tratta di due anni di formazione e 300 ore di lavoro. Il tempo diviene un’occasione di migliore sia la propria condizione ma anche l’arte di lavorare con questo. Il tempo ha un qualcosa di diverso. Kornelis si è fermato a parlare a lungo si tratta di un ‘opera che voleva condividere con loro. È un opera con i detenuti non un’opera per loro. Si vorebbe portare il cancere ha un percorso si autocoscienza è soprattutto di riconvolgimento sociale.
Mario Chiaroni presidente dell’associazione dell’arte contemporana ho fatto un libro con alcuni scritti su Kornelis e mario piaroni. Kornelis ha avuto uan pena la sua condana era un Parkinson. Questo gli ha avvicinati lui e i detenuti. Una differente condizione chiusa da mura e spazzi invisibili il parkison colpisce anche prima dei trentanni. Questo è qualcosa di diverso. Bisognerenne sempre testimoniare la propria condizione sia per prendere che per tirare fuori la nostra condizione. Un toccante saluto dal figlio di Komnelis Damiano. L’arte apre un dialogo attraverso i muri dei muri che solo la cultura supera. Cralo Crivelli spieghera la genesi di questo lavoro che sentiremo. Si videro alla fine del settembre del 2016. Sentirono insieme alcuni materiali della musica. Doveva essere un materiale complesso ma di semplicissimo ascolto dovevano lavorare con persone poco esperti. L’intento non era quello del recupero sociale del detenuto. Ci aveva comesso il delito era quello che stava in quel momento consumando e soprattutto producnedo la’rte. L’arte del maestro era violenta . Tuttavia v’era anche un lirismo estremo. Non voglio mettere in evidenza la mia poetica ma la sua opera era piú imprtnate della musica.
Robert Fogelberg Rota