Non torniamo volentieri a Salerno

La Salernitana fa a pezzi la Samp

La partita della salernitana è incredibile da Candreva a Bonazzoli che giocano una partita stupenda a altri elementi a Dia autore di bel goal , Bjönberg e Bronn fazio e magazoni non sbagliano niente come neanche Coulibaly, Vilhena autore di un goal belisismo. Aggiungiamoci anche un gola che poteva anche non essere annulato a Bonazzoli questa gara mostrebbe solo la pochezza dela Samp ma anche la forza di uan scuadra che secondo me si è privata troppo presto di Gadiulo e avrebbe dovuto avere un giocatore come Thorsby che meriterebbe un pubblico cosi entusiasta ma ci sono delle lacune proprio in difesa dove giocatori non eccelsi come De Paoli e soprattutto Leris arrivano quasi a impensierire Sepe. Una Samp dove Sabiri sparisce ne grigiore generale ma dove i tre uomini migliori a parte Audero fa solo una gara sufficiente mentre i tre giocatori migliori Rincon , colly e soprattutto Caputo che avrebbero meritato un goal fanno quello che sanno fare conquistare palloni , difendere e creare occasioni da rete ma appaiono come dei lunari mai legati agli altri. Anche la prova di Djuricic e quella di Bereszynski appaiono troppo leziose senza vera grinta coem anche Verrè che non riesce a esprimere le sue capacità-. Personalmente anche Villar non riesce a farmi impazzire mentre le prove di Augello e Ferrari mostrano una mediocrità sconcertante. La gara con la Juventus aveva fatto ben sperare ma non deve restare una chimera. Bisogna con la lazio giocare per vincere prendere con un avversario tosto tre punti oppure pensare a cedere chi non vuole e basarsi sul migliore ronaldo Viera che fa brega e soprattutto forse avere il coraggio di puntare sulla primavera. Meglio fare giocare loro onde evitare altre figuracce ma cmunque un grande forza Samp e diamo l’anima con la Lazio

Robert Fogelberg Rota 

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Finalmente la Samp

Finalmente si é rivista la Samp

La partita giocata ieri tra sampdori é Juventus e da parte dei blucerchiati una delle migliori prove degli ultimi anni. Capitanati da un gran Kureci al quale l’ottimo audero nega un goal già fatto come lo aveva negato in precedenza a Quadrado gioca una buona partita. Rugani tiene in pieedi una difesa nella quale secondo me Danilo e Alexandro no sono da Juventus e Rabiot gioca una belissima gara facendo anche un bel goal giustamente annulato mentre il resto dell’attacco compreso un Vlaovich volenteroso ma non troppo in palla mostra molto impegno ma poca vena. Gli unici brivi per la Sampdoria sono dati dal ex genoano Rovella che entra troppo tardi. Ma la Juventus é sempre la Juve uan delle squadre che hanno fatto grande il calcio. Personalmente vorrei più che analizzare i demeriti della Juventus analizzare i meriti della Sampc che gioca una buona anzi ottima gara. Audero é sempre attento decisivo mostra di non avere nulla a invidiare a giocatori coem Donanrumma o Sczesnei é para. Colley bersagliato manco fosse un attcante da falli spesso anche molto cattivi riesce a parare bene a difendersi bene come anche Ferrai e Augello sembra quello dei tempi d’oro. Osserviamo che quando viene sostituito da Munru il prodotto non cambia. Ronaldo Viera gioca finalmente la partita che ci aspetavamo giocasse e benissimo da tutti i punti di vista e lo stesso viene realizzato Sabiri sempre piú e anche Bereszynskiin un ‘ottima prova coem anche Djurevic e caputo oltre che quella di rincon commovente. Mana invece verré e sia Quagliarella e Caputo stano quasi per are un goal un ottima prova mentre non gioca per niente bene leris

RobertFogelberg Rota

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Faticheremo per restare in serie A

Purtroppo non ci sono gli uomini

L’Atalanta con un gran goal di Admola Lookman nel finale e prima con un goal fortunoso di niente poco di meno che Tolaj liguida la Samp. Se è pur vero che musso fa una grande partita e Maehle manca di pochissimo un goal che avrebbe suggellato una bella prova e musso che fa delle bellissime parate. A parte sulle fasce con giusto i danese e il frisone Hatteboer l’Atalanta non appare come una squadra in grande forma e spesso anche elmenti ottimi coem eroon e Koomeiners e anche lo stesso Peresic non sono mai troppo in partita come Muriel prima e Malinovski dopo non sono mai in partita . questo mentre la difesa della Samp con Ferrari Colly e logicamente Audero fanno una partita bellissima ma purtroppo molto della Samp si ferma lì. Augello sembra un ex con poco impegno e Rincon cercar con la grintá e l’impegno di mascherare l’età è un grosso decadimento fisico. Lo stessa vale per Bereszynski neanche un lontano parente del giocatore che abbiamo ammirato molt volte. Su Viera non mi sembra all’altezza anche se sembra Diego Armando Maradona rispetto a Leris. Sia ben inteso Leris è sicuramente un bravo ragazzo tecnica sopraffina ma sia per il fatto che sbaglia un gola già fatto e anche fa un fallo che non permette il goal di Caputo. Purtroppo non dare leris al Brescia e tenere Damsgard per me un giocatore che da solo poteva fare la differenza. Sui sostituti molto bene DePaoli e Quagliarella addirittura troppo rabbioso e non capisco perché non possa giocare in coppa con Caputo mentre deluca è ancora troppo acerbo. Sabiri è il miglior ee mancha solo di un soffio il goal anche se mi chiedo fino a quanto resterà in maglia blucerchiata

Robert Fogelberg Rota

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Puoi essere per l'occidente o la Russia ma leggi questo libro

Un libro sicuramente da leggere

Nicolai Lilin racconta Putin

Putin l’ultimo Zar Di Nicolai Lilin edito da Piemme è un testo molto bello secondo me fondamentale per cercare di addentrassi in quello che é il labirinto del Cremlino ma soprattutto del conflitto tra Russia e Ucraina nato che ogni giorno rischia di distruggere non solo la civiltà europea ma tutta l’umanità almeno nelle forme che conosciamo. Prima di analizzare quello che racconta il libro che non è tutto e bene spendere qualche parola sull’autore che è un transistriano di origine siberiana profondamente legato al paese d’origine ormai trapiantato a Milano. La padronanza della lingua italiana è perfetta asciutta e molto sintetica nel raccontare i fatti e secondo me richiama due autori il medievale Novellino ma anche il librettista di Giuseppe Verdi Da Pontecapace di far iniziare un opera la forza del destino dentro un’azione drammatica. Ma lo stile l’ideologia è quella di colui il quale è il bisnonno o trisavolo ideale Lev Tolstoj con le idee di umanismo , fratellanza tra gli uomini e pietà ma con meno misticismo. Lilin come Tolstoj è un figlio della grande madre Russia più una cultura che una patria dove lo spiritualismo degli slavi si scontra o incontra con la disciplina germanica, la genialità latina ma anche influenze dell’Asia e dei suoi imperi. Precisamente come il conte Tolstoj era figlio di una classe sociale guerriera la nobiltà dei bojardi Lili né figlio degli Urka e precisamente come il conte Tolstoj ha combattuto nel Caucaso contro fieri ribelli mussulmani che adesso conosce meglio di chiunque altro. Il Putin descritto da Lili né simile al napoleone descritto da Tolstoj ma senza il romanzo senza l’epica anche perché la guerra oggi è diversa anche se uguale in quello che è la sua eroica che è ancora peggiore quando alle palle di cannone e alle sciabole si sostituiscono i missili e le bombe al fosforo. “Putin l’ultimo Zar” non è un libro né Putiniano e né anti Putiniano m un libro realista che cerca di capire non tanto una personalità ma alcuni fattori esterni che portano il potente presidente russo a agire in una maniera per i più incomprensibile . Uno dei meriti del libro è anche di sdrammatizzare o meglio riportare dal mito alla realtà dei fatti alcuni episodi per i più leggendari tra i quali ad esempio quando a Lipsia affronto una folla quasi inferocita nel 1989 che voleva prendere l’archivio del KGB: Altri hanno racconto questo come il gesto di un folle che esce con una pistola carica e i “Ragionevoli” tedeschi se ne sarebbero andati mentre per altri questo sarebbe stato il gesto di un vero eroe sovietico. Lilin invece fa parlar e Putin che incontra la folla bluffa si esprime bene in tedesco e tra minacce e spiegazioni gli convince ad andarsene. Un altro individuo in quello stato parallelo che era e forse è il KGB se ne sarebbe andato avrebbe venduto tutto si sarebbe divertito e forse avrebbe fondato una dita di taxi ma Putin non voleva o meglio non poteva per quello che era il suo ambiente. La parte più bella che potremo definire eroica e come i Putin famiglia di ex servi del gleba raggiunge San Pietroburgo ha un nonno cuoco che conosce Rasputin e poi partecipa alla rivoluzione e alla guerra civile e alla grande guerra patriotica. Rasputin è fondamentale perché ha per i russi e per i siberiani (ricordo a tutti una biografia fondamentale dello stregone/santone  “Rasputin . il monaco nero e la corte dell’ultimo Zar edito da Einaudi ) che incontrò il nonno di Vladimir Putin Spiridon e mangio ben tre piatti di zuppa e lo benedisse dandogli una moneta d’oro. Non è di per se stesso un fatto così eclatante anzi neanche così vantaggiosi per Spiridon visto che il santone era solito dare mazzi di banconote a tutti ma prendono come un altro fatto che il giovane Vladimir Putin di nascosto venne battezzato da padre del patriarca Kiril fanno in modo che siamo in una dimensione epica spirituale che sicuramente stuzzica l’animo di molti russi. Gli eroismi della famiglia Putin sono normali azioni di guerra come la cura di un ferito austriaco da parte del nonno e le azioni durante l’assedio di Leningrado contro i tedeschi del padre profondamente innamorato della madre di Vladimir Putin. Adesso entra in scena il personaggio di Vladimir Putin in quel caos del dopoguerra tra delinquenti e teppistelli di strada dove impara la realtà la voglia di sopravvivere nonostante tutto cercando di seguire un codice preciso e semplice . In questa parte abbiamo anche le due passioni che sono fondamentali per capire molta della strategia di Vladimir Putin contro gli ucraini e gli occidentali il judo al quale il futuro presidente arriva dal più rusticano sambo e il gioco degli scacchi con le sue mosse e contromosse che oggi forse fa applicare da professionisti delle armi in una serie di guerre vittoriose fino al conflitto attuale probabilmente il più sanguinoso e logorante dai due conflitti mondiali che si è svolto nel continente europeo. La parte più sorprendete e di come Putin raggiunge il potere tramite il controverso sindaco di Leningrado prima e Pietroburgo dopo Anatolij Sobchak che Putin fece addirittura scapare in Francia fino alle relazioni con Elzin. Confesso che come molti scandinavi avevo un ‘immagine fin troppo positiva del primo presidente della Russia democratica e ignoravo la delinquenza e la mafia che bloccava la società civile. Qui vediamo anche i racconti non di Lilin scrittore ma di Nicolai un ragazzo solare simpatico forse un po’ discolo che scopri la brutalità e il razzismo e molti dei sentimenti pompati a arte dagli occidentali o meglio dai servizi segreti occidentali  fino alla citazione del nono di Nicolai Boris immortalato da John Malkovich in educazione siberiana che afferma il capo degli sbirri che parla come un gangster siamo messi male . Di Putin sono descritti meriti e demeriti giochi di potere e anche il rapporto contradittorio con la democrazia fino alla gestione di tre emergenze il terrorismo islamico e dopo la rintegrazione della Cecenia nella federazione russa, all’emergenza del Kursk alla pandemia del COVID gestita con misura e conoscenza del popolo. Per me mancano due fatti che forse erroneamente ritenevo fondamentali i rapporti con Silvio Berlusconi e la guerra in Kosovo che pensavo portò Putin al potere. Però non vedo questo come un problema ma come un  pregio perché mi fa riflettere e ricercare sia nei meie ricordi che in altri testie mi porta a leggere e rileggere questo testo. Due personaggi escono da questo testo che è in fondo un dramma anzi una tragedia il generale Lev Rohilin militare tutto di un pezzo ucciso dalla moglie dopo una lite ma con tre uomini carbonizzati e Aleksandr Lebed militare che blocco la guerra in Transistria tr moldavi e russi e che impressiono il giovane Nicolai. Lilin in una foto in perfetto stile Vouge ha scritto un mes milanesi si nasce o si diventa e qui abbiamo un ‘altro componete del suo testo quella della Providenza. Quando si parla di Milano per me il primo scrittore è Alessandro Manzoni che nel suo bellissimo 2i promessi sposi” dove è una forza positiva che aiuta i giovani amanti mentre qui la Providenza sembra cinica e bara crudele e compiaciuta nel vedere sempre la malvagità. I due militari sono per me fin troppo simili ai marescialli sovietici Zukov Cujkov che vennero più o meno delottizzati da Stalin . Molti soprattutto l’intelligenza britannica pensavano che questi dopo la vittoria sull ‘asse avrebbero potuto detronizzare Stalin e trasformare l’unione Sovietica /Russia in una democrazia di stampo occidentale. Lillin non parla di questo ma parla di un ‘opinione pubblica che molte volte sembra essere ancora peggio dei governanti. Il titolo “Putin l’ultimo Zar per me è in po’ sbagliato perché direi il restauratore dello zarismo inteso come ideologia di cultura nazionale quasi teocratica . Nonostante molti fans Lilin viene insultato quasi ogni ora per le sue posizioni e per l’accusa di essere filo putiniano ma la domanda principale e quanti hanno letto il suo libro e quanti hanno cercato di ragionare sul ruolo di Putin nella società russa e i timori dei russofoni in Ucraina e quegli dei russi che ogni giorno vedono sempre di piú gli occidentali come depredatori che vorrebbero trasformare la Russia in un Africa serbatoio di materie prime e mano d’opera a costo zero come era negli anni novanta del secolo passato . Si potrà obiettare che molti russi divennero ricchi e oggi li si vuole punire con sanzioni e sequestri ma questi non farebbero forse venire un odio ancor a peggiore. La parte per me più bella e ben scritta e la postilla dove si parla dei giovani cresciuti in un Unione Sovietica in disfacimento una generazione rabbiosa di gladiatori. La mia più grande paura e che questa guerra farà nascere una generazione da una parte all’altra ancora più piena d’odio simile a quella che crebbe in Germania con la guerra dei trent’anni che portò morte e distruzione oltre che problemi economici in tutta l’Europa. Come ripeto anche se si hanno problemi con alcune delle idee del personaggio Lilin questo testo va letto capito e soprattutto bisogna rifletterci.

Robert Fogelberg Rota

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Ciao Antnio

vittoria di Rigore

 

Audero fa un miracolo e Sabiri fa delle belle giocate ma la Samp ha giocato una prova incolore con la reggian che forse se fosse stata guidata da un allenatore piú ofensivo avrebbe potuto passare tenedo compagnia a altre formazioni della cattederia come il Parma e sopratutto il modena. Ravaglia para tutto somato bene ed é sfortunato sul rigore mentre Cguadiolo , nejer e alte tra i quali fano una partita maiuscola confermadosi una compagine che sa giocare e lo fa anche bene. Il problma e il sottoerte la voglia di fare goal e il credeci- La partita é uan partita storica anche per a presenza di una arbitro che fa mlto bene con piglio e misura il suo lavoro anche se arbitra in una mnaiera troppo casalinga a favore della Samp che mi lascia peplesso. Vorrei iniziare a analizzare la prova del giocatore che la lascerá Candreva. No fa una delle sue gare migliori anche perché con la testa é alla Salernitana ma é autore di una bella giocata per caputo amncata dinun soffio. Ma sia Candreva che Caputo sono veramente anonimi fanno pochissimo e quello che fanno lo fanno anche male. O stesso vale per Augello giocatore che sembra molto poco adatto al suo ruolo coem anche berezynski ormai con e valige. Per la difesa Ferrari riesce a fare una partita quasi discreta nonostante le timidezze mentre Colly sembra un Marco Rossi senza genio e classe. Leris si mostra nonostante i notevoli mezzi tecnici l’antitesi di un giocatore e personalmente non ritengo viera all’altezza di giocare nella serie A italiana. Sonono anche incolori le prove di Verre e quella di DE Luca che fa solo un guizzo per altro determinate del rigore mentre Ricon e Quagliarella meitnao un discoro a parte. S’impegnano combattono sanno giocare ma sono ormai troppo avanti negli anni per poter riuscire a far navigare uan squadra da soli. Salvarsi sará molto difficile e dipenderá solo dai risultati delle altre non dai propri.

Robert Fogelberg Rota

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