Festival nel segno Scandinavo
Fiorello come Joke e Zlatan come Tor e i ragazzi danesi vincono
Måskrin vuole dire raggio di luna in danese ma è un nome comune in molte lingue scandinave e nella bellissima cornici di Sanremo ma in un Ariston vuote che purtroppo fa vedere com’è in realtà inadeguato questi ragazzi un po’ ABBA e un po’ Europe ma sicuramente super coati trionfano. Secondi arrivano Fedez e Michelin che nonostante l’amore per il rap e i tatuaggi sono due simpatici borghesi. Pasolini che era sicuramente super anti borghese odiava la chermes rivierasca che giudicava come simbolo di un omologazione ma la “resistenza” a questa dominazione arriva all’interno della stessa. Quest’articolo parlerà poco di musica perché a parte l’opera e la classica me ne capisco poco ma posso dire che sono d’accordo su tutte le decisioni presentate anche se la mia canzone restava “Bianca luce nera” degli ZZ Top friulani “Extra lischio di Sergio Toffolo Gli trovo fortissimi e simpatici pieni di una certa forza un bel eclettismo e mi sono super piaciuti. Grandi show man bravi in quello che fanno e meravigliosi pieni di un carisma e di un energia che ci fanno notare come la danza sia parte integrante di tutte le culture. Pier Paolo Pasolini che secondo me ha girato i tre più bei film della storia del cinema italiano (uso il termine bei non i migliori) come “Decameron” “racconti di Canterbury “ e “Il fiore di mille e una notte” ha anche fatto molte stonature molte stecche vedi opere come “Sal`” o il melenso “Teorema” era un grande frequentatore di balere. La balera ricordo è un locale dove si fa ballo liscio particolarmente diffuso nell’ Italia del Nord Est a coppia . Un ambiente ecclettico e popolare ma visto anche dal borghese com un qualcosa di volgarissimo. Gli “Extra lischio” danno quella dose di poesia popolare che riecheggia quella delle classi dominati e lo fa bene. Anche il rock guarda caso c’è molto di più di una barba in comune con gli ZZ top gruppo rock pro Trump e la cambiano portando in primo piano i secondi chi resta apparentemente indietro. Comunque lo show dei målskin resta bellissimo ricco di forza , goliardia e ci fa tutti tornare un po’ ragazzi ma si capisce anche il ruolo da formatore avuto dal professore con il suo rimbrotto “Zitti e buoni”. Non so cosa insegnava e perché lo faceva ma è spesso difficilissimo instaurare un rapporto con gli allievi ma questi rimbrotti gli hanno portati a fare uno show molto bello pieno di forza presenza scenica è divertentissimo musicalmente a part i mie cari extra lisci gli unici a poter essere a parti delle leonesse della canzone italiana Ornella Vanoni e Orietta Berti. La secondo per me ha una voce che la fa la Edith Piaf italiana o Edith Piaf la berti francese con un testo bellissimo e struggente ma secondo me a parte vestiti non elegantissimi ha il piccolo difetto di armonie francesi. La Vanoni che ricordiamo nasce come attrice del piccolo teatro secondo me dovrebbe andare a calcare subito le scene magari di un tetaro telvisivo (vorrei ricordare che c’è un opera come la “Celestina “ di la Rya o anche l’Augelin bel Verde di Carlo Gozzi che potrebbe leggere e mettere in scena dopo un giorno) ha una voce stupenda meno ricca di colorature ma molto efficace. La discesa con Fiorello e Amedeus è commovete e quella di uan amdre con due figli adulti di una grande cultura. Forello è Fiorello un burlone un fantasista che è anche capace di farci arrabbiare probabilmente si butta troppo giù gustosità la gag con Zlatan e lo vediamo sorpreso quando gli si dá il premio. Alcuni personaggi come max gazzè per altro divertissimo cercano di imitarlo ma non vanno bene. Su Fiorello la Vanoni lo ha bacchettato con un “Perché non canti anche tu?”. La risposta è semplice perché bisognerebbe riesumare Farinelli per dargli un avversario visto le enormi capacità del caro Rosario nazionale. Un festival costruito su rosario ma anche grazie a Amadeus che secondo me deve giocare in mediana un personaggio ironico elegante intelligente capace di siparietti e soprattutto di essere il coro come i due sportivi Alberto Tomba arrogante ma simpaticissimo e un’ elegantissima oltre che gradevolissima Federica Pellegrini classica e post moderna. Ho trovato particolarmente bello il discorso di Zlatan molto inclusivo e anche proprio come il Dio Tor la persona che arriva seconda. La popolarità di questa figura era data sicuramente da un fatto sapeva anche perdere e che la sconfitta è una parte imprescindibile della vittoria. Adesso spostiamoci al garage Achille Lauro. Premetto musicalmente non mi piace ma le capacità canore non sono quello che chiediamo a un ‘artista simile invece vogliamo vedere una capacità di trasformismo di show che ricorda anche il futurismo. A prima vista la canzone potrebbe un sembrare un piangersi a dosso mentre in realtà rappresenta un inno a tutti quegli che sono mal considerati vittima di bullismo. Un grande festival che spero risulterà con un Eurovision che possa riportare la corona in Italia .
Robert Fogelberg Rota