INTERVISTA A EDOARDO SIRAVO
di Leonardo Tonini
A Sarsina, in Italia, in provincia di Cesena, uno dei più bei borghi storici d’Italia, da 40 anni si svolge il Festival di Plautus. La cittadina, che ha origini antichissime, ha dato i natali a Tito Maccio Plauto nel 255 avanti Cristo, il grande commediografo romano la cui opera ha influenzato tutto il teatro occidentale. Testi come l’Aulularia, il Miles gloriosus e Pseudolus sono continuamente in cartellone dall’antichità a oggi. Il festival di Sarsina si propone di tenere viva l’attenzione anche sulle commedie meno conosciute (sono 20 quelle pervenutaci integralmente) e sulle opere teatrali che nel corso dei secoli sono derivate dalle plautine.
Appunto dopo una di queste ‘derivazioni (Le allegre comari di Windsor) incontriamo Edoardo Siravo nuovo direttore artistico del festival di Plauto e lo abbiamo intervistato.
1 Doppiatore, attore, regista e da quest’anno anche direttore artistico di uno dei più antichi festival in Italia, una bella carriera. Chi è Edoardo Siravo
Chi è Edoardo Siravo? Sembra una domanda semplice ma invece è abbastanza complicato rispondere descrivendo i molteplici aspetti della mia persona e della mia carriera, considerando le varie attività che seguo da sempre.
L'attività prevalente è quella teatrale svolta in larga parte negli splendidi teatri antichi di cui l'Italia è ricca, quindi Tindari, Segesta e Siracusa e poi Sarsina, che ospita una grande arena moderna ma che vede andare in scena spettacoli di stile classico, stile che corrisponde in gran parte alla mia attività attoriale e che forse è stato uno dei motivi della mia candidatura a Direttore Artistico del prestigioso Plautus Festival.
2 Che taglio hai dato e darai al tuo festival? come intendi indirizzarlo nei prossimi anni?
Il Plautus Festival, di cui è appena terminata la 62ª edizione, rappresenta un unicum nel panorama dei Festival di drammaturgia antica, incentrato attorno alla figura di un drammaturgo e forse anche attore, che ha lasciato una trentina di testi teatrali che hanno poi ispirato tutta la drammaturgia comica sino ad oggi.
Quindi, alternando spettacoli comici e tragedie, l'intento è quello di far rivivere questo autore, di cui Sarsina è la città natale, anche a livello internazionale.
3 Qual è la mission del festival di Plauto? a chi si rivolge? Ha una visione internazionale?
Come ho già detto l'intento è quello di promuovere il Plautus Festival sia a livello nazionale che internazionale. Se pensiamo ad attori come Ettore Petrolini, Alberto Sordi e anche Gigi Proietti, non possiamo non ritrovare in loro radici plautine, le stesse radici che possiamo riconoscere nella drammaturgia contemporanea, ad esempio in "Aspettando Godot".
4 Abbiamo visto film di ambientazione romana recitati in latino (il primo re) - è pensabile trasporre in teatro una commedia di Plauto nel suo idioma originale?
Questo esperimento è già stato realizzato alcuni anni fa da Antonio Calenda. Io stesso ho messo in scena "Aulularia", di Plauto appunto, dove il testo recitato era in parte in latino, tradotto ed adattato per l'occasione da Michele di Martino, con ottimi risultati.
5 Ti ho visto in uno splendido Falstaff questa sera, che relazione c’è tra la famosa commedia di Shakespeare e Plauto?
Shakespeare è in effetti uno degli autori che ha attinto abbondantemente al repertorio plautino. Lo stesso "Falstaff e le allegre Comari di Windsor" derivano dalle commedie plautine "Casina" e il personaggio di Falstaff si può ritrovare in Pirgopolinice, protagonista del "Miles Gloriosus".
6 Hai detto che partecipi al festival da 14 anni, c’è qualche episodio che ricordi con piacere? c’è uno spettacolo che ti è particolarmente caro?
Tutti gli spettacoli con cui sono andato in scena al Plautus Festival mi sono cari.
Recitare nell'Arena Plautina di Sarsina è per tutti gli attori una vera emozione e una grande gioia. È un onore e un piacere che condividiamo con il generoso pubblico che da anni affolla le gradinate e che ci stimola e incoraggia a continuare con qualità e valore.
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Attore, doppiatore e regista, Edoardo Siravo ha recitato in importanti compagnie teatrali in oltre 150 spettacoli. Si è diplomato nel 1977 all'Accademia nazionale d'arte drammatica ed è stato aiuto regista di Giancarlo Sbragia negli spettacoli La bottega del caffè con Vittorio Caprioli e Il gioco delle parti con la Compagnia Tieri Lojodice e regista di molti spettacoli teatrali.
Ha lavorato, e lavora, anche nel cinema, televisione e nel doppiaggio collaborando con importanti registi e attori quali: Paola Borboni, Paolo Stoppa, Liv Ulmann, Vittorio Gassman, Gabriele Lavia, Giulio Bosetti, Luca Ronconi, Luigi Squarzina, Gigi Proietti, Damiano Damiani e Raffaele de Simone.
Nel 2019 ha vinto il Premio Spoltore Ensemble come miglior attore per lo spettacolo teatrale Aspettando Godot di Maurizio Scaparro.
Nel luglio 2020, a Pescara, viene insignito del Premio Flaiano alla carriera. Successivamente debutta con l'Aulularia di Plauto all'Orto Botanico di Palermo.
Da quest’anno (2022) è direttore artistico del Festival di Plauto a Sarsina.
Si ringrazia l’amministrazione di Sarsina per aver reso possibile questa intervista.