Come al solito un grande oper al Volktehar
Pochi teatri di repertorio riescono a dare rappresnetazioni ottime sempre con la stessa bellissima voglia di dare il massimo al pubblico con uan profesionalitá estrema. Benissimo la prestazione musicale di un ottima orchesta diretta da Alexander Joel di e poi siamo catapulttai nell’azione in quella mentropoli che era chiamata la capitale del XIX secolo la parigi del secondo impero anche se sia i costumi che la splendida scenografia di Christof Hetzer , che ricorda le scenografie invenatte da Appia e Craig. Un sfondo neutro con una scala bianca ricorda molto sia di quello che oggi riteniamo come moderno e elegante che é il regno della protagonista magda che é il bravissimo soprano Verity Wingate che é come ogni regina circondta da una bella sfera di amiche e amiratorici. Regina senza corona si tratta di una donna che é un po’ imperatrice e un po’ cortigiana che ama menare per il naso tutti i suoi ammiratori tra i quali c’é il banchiere pomposo pieno di uja notevole arrognaza rapresenatto benissimo da Pablo Santa Cruz. L’idea di fondo della regista Lotte de Beer punta sul femminismo quindi su un fatto quello di intendere la protagonista Magda come una parodia anche leggere della Traviata e questo si vede con l’ingenuo il campagnolo Ruggero qui interpretato con notevole capacitá da David Junghoon Kim che regala emozione molto intese sia nel secondo atto che é ancora di più un’anteprima generale a quella che sará la magnifica presentazione del secondo atto dell Boheme e nell’atto finale quello che viene più se non stravolto modificato dalla messa in scena. Particolarmente belli sono i due ruoli magici che sono un po’ il gatto e un po’ la volpe simili alla favola di Pinocchio che sono la cameriera sempre con il suo tirapolvere Liestt un bravisisma e spiritosima contaltro Rebecca Nelsen e anche il poeta che scrive rifa tutto visto che tutto é esclusivamente nella sua testa il bravo Timothy Fallon un baritono neinte male quasi basso comico. Il clou é rapresentato da una scena che é quella del caffe Chantal dove magda si finge un ingenua e scopre la cameriera. La parte comica e la parte wagneriana qui appena accentata l’opera é anche un preparativo alla Tosca é spesso quasi non presente in molte messe in scena pucciniane e trovarla qui rende il tutto così perfetto ben fatto e sopratutto molto poco previsto e ancora meglio. Una messa in scena che vale da sola la vacanza nella più bella cittá al mondo Vienna.
Robert Fogelberg Rota