Incontrerai Fritz Lang , Hitchock ma anche Fortunato , Signiorini e il Dottor Spenser
La morte di Giuliano Montaldo mi adolorá tantisismo
.Purtroppo tra la pandemia che ha portato via mio papà e la guerra che porta via in continuazione amici ucriani e parenti di amici russi la morte é molto comune, ma non ci si abituerá mai quando una persona che pensavi se non di famiglia per lo meno del tuo vicinato
ti addolorá. Poi se questo personaggio era importante
per le tue passioni e tuttosommato per il tuo lavoro la cosa ti colpisce ancora di più .
Giuliano Montaldo era genovese anche se non lavorò tantissimo a Genova
come regista ma era legatissimo alla città nella quale io non sono nato
ma ho vissuto da e adoravo molti dei suoi lavori. Ci divideva la passione clacistica blucerchiato io
io dal nome della Sampdoria la squadra nata dall’unione della società calcistica Andrea Doria
e la Sampiardarenese squadra di un quartiere operaioe lui genoano . Non é in linea di massima né una divisione per etá o ceto sociale e neanche etnica ma solo per simpatia in due modi
all’inglese per i genoani ma in realtá molto difensivista veramente italiana dei rossoblu, che furono fino a cent’anni fa la compagine con piú trofei del calcio italiano e la Sampdoria
che divenne la compsgine champagne una grande squadra vincente a partire da Paolo Mantovani .
I tifosi della Samp e del Genoa hanno spesso la stessa fede politica quasi sempre di “sinistra” intesa
come movimento di ribelione alle autorità costituitesono eleganti attacati a alcuni aspetti formali come le buone maniere e goderecci e hanno molti amici all’estero. Il cinema di Montaldo era così impegnato a “sinistra” elegnate pieno di gioia anche nel dramma e voleva sempre considerare l’aspetto della grammatica classica del cinema anche con l’apporto di molti attori strainieri . Uno di quegli che adoravo di più era senza ombra di dubbio uno degli ultimi “i demoni di san Pietroburgo” del 2008. Con la bellissima fotografua di Arnaldo Catinari in questo film Montaldo partendo dal testo di testo di Fyodor Dostoevsky e dalla vita del controverso scrittore pietroburghese grazie all’aporto di un bravissimo attore straniero o comunque non italiano dotato di uan grossa padronaza dell’arte della recitazione riusciva a dare l’idea sia di quello che succedeva nella vicenda poliziesca dove aveva un bellissimo duello con il gelido ispettore della polizia politica Pavoriv una bravissimo e sotto le righe Roberto Herlitzka ma anche nella vicenda umana e sopratutto psicologica del giovane Dostoevsky intepretato da un Giordano De Plano quasi mai così incisivo coem nella scena del salvataggio di gazi Iemilio de marchi. Un piccolo saggio questa scena in un tetaro di prosa , ambientata su un lago gelatpo dove il montaggio di Consuelo Catucci e le immortali musiche di ennio Moriccone servivano a costruire un’atmoisfera come nelle scen d’amore tra Dostoevsky é una vecchia amante natalya Ivanova una bravissima Sandra Ceccarelli. Un amore passato mentre c’era un amore ben presente quello con Anna che é la bravissima Carolina Crescentini. Da ricordare queto nome anche nell’opera seguente ilbel ritratto di una certa italia in “L’industriale”. Ma tornado ai “demoni di San Åietroburgo” nonostante la ricreazione storica quasi maniacale quello che lo rendeva così bello pieno di vita era la presenza di molti traumi vissuti dallo stesso regista coem il terrorismo rosso che spacco la sinistra italiana con i rivoluzionari dall contessina forse figlia del protagonista Alexandra uan giovane Anita Caprioli al capo di questi senza il minomo dubbio Guslev un intrasigente Filippo Timi in uno dei suoi esordi da notare che in questo film un bravo regista italiano di nascità ma americano d’adozzione Stefano Milla era uno dei terroristi.Bidsogna a questo prpposito anche ricordare come aprecchie volte Montaldo lavoraesse anche da attore sia nel primissimo tra cuitraoco ritornerò coem “Acthiung banditi” a “Il caimano” dove fece in questo ifilm secondo me non proprio riucsito di nanni moretti u Crozzan antileteram fare la parodia di se stesso fatta da se steoo Il regista montaldo usava spesso altri registi in ruoli come in quello che fu il suo film più prezzolato “Gli intocabili” da non confondere con l’opera di De Plama con John Casavetes e Peter Falk e alla fictoion ma forse ancora sceneggiato “Marco Polo” passando alle opere magne sui perseguitati da una societá represiva e bigotta come “Sacco e Vanzetti” e soprattutto “Giordano Bruno” dove il sodalizio con Ggian mria Volontè diede risultati notevoli. Il primo é un film panfelt dove gli anarchici italiani anzi meridionali sono messi a nudo attacati dalla brutale sovceità americana con il cnato di dolore. Qui abbiamo un film quasi brechtiano con i diversi cattivi quasi caricaturali mentre “Giordano Bruno” cojn Gian maria Volonté. Per me mentre Saccoe vanzetti ha qualità sopratutto liriche “giordano bruno con la foto caravagesca ma non solo di Vittorio Storaro e una musica molto sperimentale di Ennio moricone é un ‘opera dove il cinema, il tetaro ma anche la letteratura s’incontrano benissimo in un periodo quello controriformista geta le basi per molta dei difetti anche del presente inteso coem 2023 anche se letto attraverso i primi anni settanta. Dico non solo caravagesco perche c’é nella luce nelle composizioni come la scena del corteo con le armi dei turchi prese a Lepanto tantisismo dela pittura Veneta da Bellini a Giorgione Bruno personaggio sopra le righe a disagio con i nobili e i potemti , ma capace di controbattere con i vari accusatori e a suo agio con il popolo é enorme sopra le righe ma risalta intorno a vari altri personaggio come il traditore moncerigo un po’ individuo spregevole ma anche unico con seri scrupoli religiosi all’appartetemente bonaccione patriarca al doge rapresenatto più ch intepretatio a Fosca che ha il volto e la belezza nervoso é sofferta di Charlotte Ramping. Per via dell’inevitabile dopiaggio presentata come se fosse la über marionetr di Craig la Ramping non é mai stata così brava come in questa produzione. Il peso della storia e del presnte si vede anche nei nemici di Bruno il pomposo e populista Sartori e il compassato Bellarmino e la scena dei re dove incontra enrico di Francia , elisabetta d’äInghileterra . l’imperatore Alchemico Rodolfo ma sopratutto il timido e indeciso papa é l’esempio di arte cinematografica åura al servizio della filosofia. Molto più terra terra ma vivo e got mitt Uns un film inteso come testo é Gott Mitt Uns che secondo me é l’intepretazione piú sofferta do Burt Spenser e narra un dramma dove negli altrsi civili paesi bassi con le truppe d’ovccupazione canadese deu soldati tedeschi ricevono la condanna a morte da parte delle autorità tedesce ormai sconfitte. Questo tema come la stupenda opera prima “Tiro al piccione” nararno da parte di un uomo molto vicino alla resistenza le (di)avventure di persone che si trovano a fare la seconda guerra mondiale dalla parte sbagliata. Anche se non stretamente un film di guerra l’opera che dovrebbe essere iscirita a questo filone é “L’industriale” Si tratta di un film su una delle tante crisi endemiche del turbo capitaismonpardon economia di libero mercato. È simile anche se diverssisima nel suo stile all’opera “la calsse operai va in paradiso – L’industriale vecchio stampo che ha ereditato la fabbrica e visto coem un figlio dagli operai é in realtá il vero stakanovista ls vittima mai acectato dallä’artistocrazia lontano dalla moglie e soppinatto anche dagli ultimi emigrati l’emigrato dell’europa del Est. Favino dà un ‘itpretazioen magistrale una delle tante anche se secondo me dopo aver partecipato alla realizzazione di questo filn. Confesso un po’ per il bianco e nero simile a uno spot della Lavazza e per la carica di pessimismo. Un film duro ma anche molto bello che congeda uno dei migliori registi italiani tra i più scomodi e talentuosi che prese il film di Hollywood e lo monto di nuovo per le sue e anche le nostre esigenze
Robert Fogelberg Rota