Film non perfetto ma adorabile

Denzel Washington e Connie Nielsen superlativi

Titolo Il gladiatore 2

Regia Ridley Scott

Interpreti Pedro pascal Paul Mescal, Denzel Washington, Connie nilese, Alexander Karim

Distribuzione Paramout

Voto A

Pochi film sono stati importanti come il Gladiatore e la continuazione anche se per me con troppe citazioni con Paul Mescal a interpretare il ruolo di Annone o Lucio Vero Aurelio  è un bel film piacevole ma molto lontano dalla perfezione o dal capolavoro. Anzi nelle diverse  escursioni realizzate sulla storia ultimamente da Ridly Scot da Napoleone (che a me è piaciuto moltissimo) a The last duell ma anche House of Guicchi; il Gladiatore 2 é la più debole; ma non per questo un ‘opera fallita ne senso che é molto spettacolare , anche molto intelligente con buon qualità filmiche prima tra tutta la bellissima fotografia di John Mathieson. . Questa  è tipica di molti film di Ridley Scott dve prevale la sabbia; la sensazione di un caldo opprimente che si era già visto in opere come non solo il Gladitore, Black Hakws Down ma anche in Napoleone. Perché cito queste opere per un fatto che abbiamo tanto di questa sensazioen  anche con “l’umido” delle due battaglie. Si tratta di un film d’azione e il merito di Scott partendo dai “Duellanti” e di fare dell’azione un qualcosa di molto raffinato , squisito  poetico anche collaborando  con l’ottimo montaggio di Sam Restivo e le musiche di Harry Gregson-Williams . Ma sempre ecomunque  brutale e “l’umido “ o l’elemto acquatico si vede bene nelle due scene principali che sono la battaglia in Numia o Arabia tra i “democratici” numiani e le legioni di quello che a prima vista sembra essere  il nemico l’antagonista: Marco Acacio ben interpretato molto sotto le righe  da  Pedro Pascal. Il ruolo di questo generale tutto di un pezzo ;che non esita a esporsi al pericolo, sopratuttia nella prima battaglia meravigliosa con l’uso di tutto armature celtiche da parte dei numiani le catapulte e in trabucchi é spettacolare e sporco e non vorremo mai essere presenti li. Forse troppo enfatica e la morte di Arishat ben interpretata da Yuval Gonen la moglie di Hanno. L’altra battaglia con un livello di spettacolarità massimo é quella dentro l’arena quando viene ricreatq lo scontro di samalira con la presenza degli squali i coccodrilli sarebbero stati molto piú logici ma meno spetaccolari . Sappiamo che Caracalla fu un imperatore molto aggressivo pieno di temperamento e crudele, l’unico elemento che Fred Hechinger riesce a presentare é quest’ ultima  e la scimmietta che mette al comando ricorda gli aneddoti per altro molto falsi su Caligula. Questo ruolo troppo caricato é uno dei difetti del film come il ruolo del conferenziere che fa rimpiangere parecchio David Hasting e qui il ruolo che fu il suo  é interpretato da Matt Lucas quasi in una maniera pagliacesca . Diverso anche se simile nell suo essere scelrato e nell’offesa dell’etica i é l’altro imperatore Galeto che ha il viso di Joseph Quinn che interpreta un bel ruolo con una notevole profondità psicologica;  un ruolo che vuole a ogni costo rappresentare il paradosso di Roma e anche della civiltà occidentale problemi a sociale interni  e un insano desiderio d’espanzione e conquista. Non é un caso che sia Galeto (per altro un imperatore preso dalla danation memorie a venire fatto fuori) e non Caracalla e la inquadrature la posizione della telecamera (é inutile ormai parlare di macchina da presa) lo fanno molto simile a un altro personaggio Tharex ;un notabile arnese della politica e viveru vizioso come Trimalcione  del satirikon di Federico Fellini ben intepretato da Tim McInnerny. Un bel ruolo ma nullo rispetto al vero “Vilain2 che ha il viso di Denzel Washigton. A parte che il film vale il prezzo del biglietto da solo per lo scontro tra lui e l’eroe Hanno Macrinus é un ruolo molto complesso. Ricordando l’originale “Il Gladiatore” Oliver Redd fece un grande ruolo ma un po’ troppo semplice e corto anche pe ril suo decesso  mentre il ruolo di Danzel é perfetto. Sarpendtino flessuoso elegante sofisticato ma anche molto troppo crudele  senza scrupoli .Lla storia di Macrinus  8evidentemenete un numiano romanizzato ) é quella di una vendetta contro Roma contro l’imperatore filosofo Marco Aurelio e possiamo intuire che ha subito in quanto schiavo delle violenze terribili. Il suo piano é perfetto e lo scopriamo a poco a poco dagli occhi dei suoi avversari che sono soprattutto Lucilla un ruolo stupendo di Connie Nielsen, l’attrice e ex modela danese fa un ruolo di uan matrona scaltra intelligente e l’omaggio al primo film l’incontro con l’amante Marito Acticus mentre gioca con dei pesci é secondo me molto bello. Anche la sua fina ha un momento di poesia come il recupero del figlio che vediamo abbandonato e obbligato a varie fughe interpretato da Alfie Tempest. La virtù romana intesa come onore virtù civica e militare che influenzo e continua a influenzare sia i paesi occidentali che la Russia riconquista il suo paladino capace con  Paul Mescal. Questi si dimostra appropriato anche se molto meno carismatico di Russel Crowe anche perché vediamo pochissimo interagire con altri gladiatori anche se ci sarebbero ottimi attori alla stregua di Rory McCann che ricordiamo indimenticabile nel ruolo del Mastino in trono di Spade qui tegula ma anche Darius che ha il viso di Alec Utgoff. Alla fine e qui sembra che la lezione di film come “Sparatcus” di Stanly Kubrick (film che questo per altroodiava)  o anche un film minore come “Pompei” ma anche della famosa serie sono ignorate e c’é l’eroe da solo , l’eroe pronto sempre a vincere contro tutto e tutti. Scott non sembra avere stima della massa della folla che prima viene manipolata ma poi si ribella in una maniera senza senso abbandonandosi a un carnevale crudele e disordinato che ricorda alcune scene tratte da un ‘opera di Antony Mann “La caduta dell’impero romano”. Ma c’é un altra parte di Roma che viene presentata quella più intimistica della vita di tutti i giorni. Roma era una metropoli enorme è soprattutto una metropoli ampliamente cosmopolita e questo si vede molto bene dalla presenza di un personaggio Ravi (interpretato dalla svedese d’origine eritrea Alexander Karim)che aiuta il protagonista. L’ex gladiatore dottore originario dell’ Afghanistan sposato con uan donna che arriva dalla britania e lui a risolvere la tragedia. Una delle accuse più soventi fatte a Ridly Scott é quella di non rispettare la storia (accusa fatta anche a Bergman) mentre si possono trovare pochi errori nei costumi una delle accuse e la presenza di un rinoceronte guidato da Glyckeo (per altro un gladiatore nominato in diverse lapidi un velattores ovvero un gladitore che combatteva contro le belve) qui interpretato in versione “hooligan” da Chris Hallaways ma il ruolo di ravi rispetta l’unità di tempo aristotelica un qualcosa che piaceva molto ed era giudicato come fondamentale pe rla riuscita di un qualsiasi tipo di rappresentazione scenica. Un film imponente come molti altri dell’autore e vorrei anche citare il meraviglioso Exodus biblico con un personaggio quello dell’istruttore dei gladiatori   quindi schiavo e agguziono del potere Viggo interpretato da Lior Raz. Personaggio odioso non tanto per quello che fa ma per come lo fa. Qui Scott che aveva presentato i ceceni non i contadini russi a massaccarre e torturare le truppe di Napoleone fa di un israeliano un personaggio simile. Un film che ha dei difetti il ruolo ampliamente marginale e anche inutile di Graccus qui il bravo Derek Jacobi ma da vedere, magari più volte.

Robert Fogelberg Rota