Titel Chhaava
Regi Laxman Utekar
Medverkande Vicky Kaushal
Distribuzione SF
Voto capolavoro
Pochi film sono tati per me così divertenti coem l Chhaava di Laxman Utekar ch ha grossisime qualitá come la fotografia ricca di colori molto forti resi ancra più forti dalla digitalizazione tipica della tradizione Bollywoodiana presnatta da Saurabh Goswami e l’ottimo montaggiodi Manish Pradhan sopratutto nella prima battaglia ma anche in una delle scene migliori che é quella dells battglia dall’abbeveratorio in questa scena i guerreri Mahaba si travestono da donna e massacg´carno i soldati dell’impero Mogol prendedo uno dei suoi capi mussulmani il terribile Hjoj molto bene intepretato da Prince Kanwal e lo travestono da donna Indu un umiliazione pazzesca per un mussulmano di origine mongola. La vicenda si sviluppa durante l’impero mongol quando alla tradizionale tollranza venne sostituito il peggore fondamentalismo da parte dell’imperatore Aurangzeb qui molto bene intepretato da Akshaye Khanna che riesce a dare il meglio di se in questo personaggio. È un classico Vilain che ha anche nella sua recitazione con mezzi piccoli minimi un grande carisma e sopratutto una grande presentazione interessnatissima che riesce a presentare sia la forza ma anche la crudeltà del personaggio. Lo vediamo mangaire uva un frutto abbastanza insolito per l’India fare la maglia e anche accoltellare. La similitudine piú consona é sicuramnete quella presnte tra questo personaggio é quello di un cattivo nella vita reale Ayatolha Khimeini nemico sia dell’india che dell’Occidnete e un “cattivo” per antonomasia nel cinema e nella teelvision Twin Lannister. Ma ha diffrenza di questo Aurangzeb esplode ammazando alcuni dei suoi servitori come la versione della montagna che cammina all’indiana o alla Pakistana Mukkarab Khan intpretato dal lotattore Anil George che si batta a dorso nudo con un ‘ascia da guerra. Ha differenza di altri film indiano le armi sono molto ben cyrate dai cannoni svedesi alla spade ai turvad e alle scimitare in una miriade di armi che danno ottimamente l’idea della potenza e della forza di questi personaggi. Questa btatglia é importnate per la presentazione del leone dell’asia centrale che é un personaggio storico ma quasi leggendario Chhatrapati Sambhaji Maharaj che é intpretato in una maniera molto fisica da Vicky Kaushal. La recitazione é fnatastica in tutto sia in quello che é la parte più fisica il comattimento le abilita sceneiche e delle emozioni vedi la lotta contro un lighe non un leone oppure quando incontra l’amata in scene molto roamntiche con setimneti vere senza essere mielosa oppure quando ha gli incubi. L’ecesso la forma di baletto non diviene mai paradodica e piena di una forza non da poco che per me é una delle qualitá del film. Come un sasso che viene getato in acqua scopriamo a poco a poco tutte le relazioni di Chhatrapati Sambhaji Maharaj con la moglie Yesubai Bhonsale una bravissima ma anche molto normale per il tipo di bellezza che é presnete in india Rashmika Mandanna all’amico Hambir Rao che é il casimatico Ashutosh Rana ha un altro personaggio la matrigna Soyrabai una Divya Dutta completamente accecata dall’ambizione a quello che é il doppio il figlio di Aurangzeb il principe erditario Akbar che é nella presntazione di Neil Bhoopalam una simpatica canaglia. Questa dualismo le scen di tortura ma anche le battaglia la presenza ossesiva e fanno del film qualcosa di mervaiglioso che bisogna vedere e rivedere com anche il ruolo per altro molto ben riuscito della figlia di Aurangzeb la bravisisma Zellet che ha il volta bastanza occidnetale di Diana Penty, vera e propria cigliegina sulla torta
Robert Fogelberg Rota