L'ultima di Ricciardi

I genitori di De Crescenzo

Ti. tolo Rondoni d’inverno

Regia

Intepreti Maria Vera Ratti, Lino Guangiale, Fiorenza D'Antonio, Nicola Pannelli

Voto A

Poche serie per me sono state interessanti come il “commisario Ricciardi” e quest’ultimo episodio e forse con la sua impostazione ecessivamente teatrale il meno bello ma se ce ne fossero. Il passato che é ancora abbastanza vicino poche generazioni froze due. Il personaggio che brilla che riesce con la sua integrita naturaleza e anche un lavoro utile e sociale la formazione tanto più importante in un periodo difficile come quello fascista dei ragazzi. Quando la vediamo con il bimbetto (quasi sempre nella serie dei piccoli scunizi) capiamo quanto sia brava con l’insegnameto oltre che come sia sensibile e raffinat. L’aspetto la presenza scenica e anche l’eleganza e il tipo di bellezza fanno molto il suo simile in tutto a dive coem katreine Hulpun e Greta Grabo delle quali ha ereditato il carisma . L’intepretazione é ottima da tutti i piunti di vista e la fotografia di marcello Montarsi unita al sapiente montaggio di Alessio Rivellino sembra metterla ancora piùa risalto. Si vede molto nel gioco dei chiaroscuri. Il ruolo é quello tra le “amanti” di Riccardi che si muove di piè a cui é concessa maggiore libertá. Questo non é cosi sicuro o meglio contemplato per altri come ad esempio l’amante respinta intepretata dall’elegante Serena Iansiti Livia luciani che si accorgerá che l’unica cosa che può realizato per Ricciardi é di potersi sacrificare per lui divenatndo coem richiesto dal tero Falco un bravissimo Marco Pavletti agente dell’Ossas di divenatre amante dell’ufficiale tedesco o terzo in comodo un quasi simpatico Christoph Hülsen. La storia diviene secondo me prepondernate quasi degna di una storia laterlae che potrebbe evolversi come in Notorius di Alfred Htchock che resta il migliore ruolo sia di Ingrid bergman che di Cary grant film molto ricco di sofferenza. Un sofferenza che poi diviene anche quella della “povera “ ma molto elegante contessa palmieri la brava Fiorenza D'Antonio Qui la similitudine e da presentare con un’altra grande diva del 1930 che é la mitica Jean Harlow  il tipo di personaggio e la relazione anche se non troppo sentimentale ma forse di similitudine con il duca Carlo Melangolo un bravissimo Massimiliano Rossi ci fanno intuire la sofferneza del personaggio. Uan soffrenza che la serveta quindi un ruolo più leggero Eride che ha il volto di Verronica D*elia vuole a ogni costo lasciare anche non legandosi con l’innamorato il Saracino Domenico pinelli. In questa punata entra prepotentemente la canzone napoletana presnatta dalle tre vittime che sono Michelangelo Germi il bravo attore del cinema muto che sta saprendo Nicola Pannelli la moglie amante Fedora ma anche la donna “perfida” che é Angelica Grieco rossa di pelo come il personaggio del celebre racocnto di verga. Una parte quella gialla vlutamente ridotta al minimo perché é la cultura il classico melodrama o sceneggiata che entra. Mnetre quando anche con esiti artistici ecelsi Luchino Visconti “settentrionalissimo” lo aveva trpiantao a milano diventava troppo ecessivo qui la cosa é diversa perché é vista dall’interno non tanto nella recitazione ma nelle situazioni e il personaggi come Ricciardi ma sopratutto il dottor modo presnatto dal simpatico Enrico Ianniello la vivono raipropiandosi di questa cultura. Quello che capita alla sua amata la prostituta Mraian la gentile Robustelli Livia ricorda molte tragedie presenti nella tradizione e il merito e la denuncia diviene più forte con la presntazione di un carnefice Camillo intepretato da Luca Edoardo Varone che é una persona tutto somato normale come erano normali i frtaelli di gisella nella famoso novella del Decamerone. Questo personalmente mi piace moltissimo coem anche l’uso di uan figura la madre protetiva che é tipico della tradizione popolare in buono lucia la bravissima Fabrizia Sacchi che secondo me mostra tutta la sua maestria ma anche quella in negativo Erminia una baravisisma Rita Di gennaro. Si tratta di una relazione quella della madre che aiuta o travia la prole che noné priva di questioni morali e porta molta sofferenza. Personalmente mi mancherá anche molto il personaggio diel brigadiere Maione un bravissimo Antonio Milioun po’ Burt Spenser e un po’ sergente Gracia. In questo episodio oltre che nel pratico abbiamo sempre più ballila uniforme fasciste e altro che rendono la presenza della dittatura ancora piú abberante. Un episodio in tutto bellissimo e da vedere e rivedere che mostra le capacità della RAI

Robert Fogelberg Rota

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La sua storia à “anche” la nostra storia

Un diapositiva della memoria collettiva

Titolo Sangue di Vipera

Regia Gianpaolo Tascari

Interpreti lino Guangiale, Maria vera Ratti , Serena Iasini

Distribuzione Ria

Voto A

Sangue di vipera è in una serie stupenda come “Il commissario Ricciardi “ uno degli episodi più belli con una regia molto sicura di Gianpoalo Tascari che riesce a ricreare non solo in maniera stupenda gli abiti la musica e il linguaggio ma anche l’atmosfera di un ‘epoca ricca di contradizioni il ventennio fascista dove il commissario e barone Luigi Ricciardi ce ha un dono molto scomodo il vedere i morti vive in situazioni particolari. L’interpretazione di lino Gungiale che non è l’unico barone perché vediamo anche in un’analessi con la bellissima fotografia di Marco Montarsi il piccolo Luigi Mattia Belucci  che assiste al ricovero della madre è questa volta più variopinta. L’elegante commissario che mostra anche di sapersi comportare e essere galante appare sia più sotto pressione che anche rilassato. Una delle scene più belle è quella che si mostra all’inizio quando viene sottoposto a un interrogatorio molto duro in quanto sospettato di essere omosessuale dai fascisti e viene salvato dal attempato ma non decrepito marchese di .. e dalla contessa Bianca  il ruolo elegante e tutto sommato simpatico perché ci induce a simpatia presentato da Firorenza D’Antonio. Precisamente come la cantante Livia l’ormai ben conosciuta Livia imprentata con estrema padronanza da Serena Ianselli viene respinta anche perché simile anche se con abiti di scena totalmente diversi da quello che era la madre e un mondo quello dell’aristocrazia che non lo interessava e si vede benissimo il contrasto nel linguaggio tra queste donne e quella che ama Enrica Colombo. La maestrina ernica Colombo che sembra solo dare lezioni a casa è Marai Vera ratti autentica dominatrice con la sua capacità di quasi bucare lo schermo  e contesa a Luigi dal sicuro e elegante Manfred von Brauchitsch  l’ufficiale Tedesco monitorato dalla polizia segreta interpretata da Christoph Hülsen l. Enrica oltre che alla sua semplice eleganza alle sue capacità (da notare che ha differenza dell’alta società usa sempre il voi) ha un vantaggio quello di stare nella zona tranquilla nella casa abitata da fantasmi non tormentai come Rosa Una splendida Nunzia Szhiano che non é vista dal commissario ma da Eride veronica D’elia. Questo gioco il guardi e non ti fai vedere é anche il drama del “povero” Falco il tetro agente e informatore di Livia che ha il viso tormentato e quasi barocco di marco Pavelli. Questo con lo sfondo di Napoli ricostruita in alcuni luoghi e anche a Tranto dove vediamo sia il mare il Vesuvio ma anche altri luoghi come le scale spettacolarizzami e le gradinate che rappresentano anche la Napoli più umile quella di Rafaelle Maione il ruolo per me Iconico di Salvatore miglio che presenta la piccolo borghesia antifascista e fa le sue indagini che diventano anche moderni perché conosce il personaggio in travesty Bambinella il bravo Adriano Favilenne quasi sfacciato /a ma sicuro di se e anche personaggio giusto nel senso di personaggio sano . Un personaggio con una serie di problematiche che si riscontrano anche in altri personaggi come il maschio per eccellenza il pugile Vincenzo Sannino intappetato da Luigi Miele. Un po’ Amedeo Nazzari  un po’ Carnea  con un omicidio di un pugile di colore quest’uomo é tormenato ma ha differenza di Ricciarda e Bambinella ha deciso di emigrare per conquistare l’amore la bella Ceccina interpreta da Rossana Saia alla quale dedica una serenata che potrebbe anche mostrassi per lui fatale. Le scene nell’albergo con la presenza di due personaggi di oltre Oceano la da katherein Haupper ispirata penny Didi Anderson e Duke il manager interpretato da Massimiliano Rossi sono personaggi si minori ma dotati di una notevole padronanza tecnica di un grado di immagini e possibilità che li fanno interessati e very una qualcosa che appartenente manca al personaggio più negative che é l’avvocato Giuseppe Capone che é il bravo Andrea Palladino. Bravo perché capace di creare un personaggio che si dá un immagine pubblica non vera e che perde tutto perché la tradisce. Il movente dell’omicidio sia passionale che economico conta poco perché è l’ambiente quello che esiste sempre l’elegante galleria Umberto I che fa l’opera veramente bella e attuale e la rende così vicina a noi e alla nostra memoria. Il gioco delle simmetria la madre di Ricciardi ma anche la moglie di Maione Lucia interpretata da Fabrizia Sacchi le similitudini sono da impostazione teatrale ma quello che diviene ancora più interessante perché sono situazioni che si ripetono come quella del giovane che finisce nella delinquenza in questo caso Giovanni Maione interpretato da Francesco Boragine che oscilla tra la ribellione l’autolesionismo con amici che non sono così dissimili da molti ragazzi di strada. Un episodio da incorniciare in uan serie sempre interessante da vedere e rivedere

Robert Fogelberg Rota

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Bsäta film om me too men bara kvinnor

En film om partihatet utan män

Cate Blanchett briljera men även dem andra

Little tar

Regi Todd Field

Medverkande

Svensk distribution Sf

Betyg A

Personligen har jag sällan sett en film som har varit så bra men så dålig filmade som ”Tar”. Historian är enkelt och man skulle kunna hävdad om man vore lite konspiratorisk att Cate Blanchett skulle inspirera sig dels av den roll som hon gjorde i Woody Allen senaste samtida mästerverk ”Blue Jasmine” och även av rollen som Elisabeth eftersom tar är med sin karisma sitt skoningslösa sätt en drottning som den sistnämnda men även som Jasmin en rik kvinnan som får hela hennes värd rasade. Vad som jag tycker inte om är den grå filter som ställs i Berlin vilken kan fungera i lågheten som är hennes kreativa näste men inte i allt. Vad som är ytterst komplicerade med tar är att hon är lesbisk men den sätt på vilken hon är det är för mig mycket lik av den som Alex var i Gösta Ekman fabulösa ” Flicka och hyacinter” en hård manipulerade bossig personlighet som tror sig vara över allt och alla säkert på att hon är bäst. Detta gör så att lik en stridsvagn hon kör över allt. Man ser den i den scen som är extrent naturalistisk nästa Hanker lik hon skall examinera i USA en ung afro amerikanska dirigent börjar saklig medan frågar till de unga männen vad han tycker om Johan Sebastian Back. De unga männenMax spelade på ett irriterade sätt av
Zethphan D. Smith-Gneist
djup skakande svara med ett väldigt korkad påstående och hon reagera med humor som senare går även till sarkasm och sen till trakasserier. Denna möte kommer att ha konsekvenser för dem båda. En faktum med filmen är att den biologiska männen existera inte den är i bakgrunden. Adels för tydligt med både den fotografi som presenteras av Florian Hoffmeister som är filmens ackilies häl och den övertydliga klippningen som är Monik Witti dem är alltid i bakgrunden skyuggade och man ser att trots att tar är överdriven feminin mest eftersom hon klär sig i kostym är männen alltid undergiven. Det ses tygligt i den sympatiske Harald spelade så bra av Jan Wolf och även av den person som är maestro tar riktiga reserv den pompösa Eliot Kappan spelade av mark Strong i ett roll som är inte den av ett macho. Personligen tycker jag att man borde ha sett mera av honom och kanske hans arbetas sätt- den enda männen som är presenterade i fullt ljust är Adris Davis den äldre och inflytelserik rik ledaren av den prestige fylla Berliner Philamonika. Han bara är den tyrannisk sarkastisk och allt vetande musik direktör eftersom den spelas av Julian Glover den boven i Indian Jones många andra filmer och även i Games of Throndes som Masteyr Pyrcell. Tar är den enda som fortfarande ser Davis som en viktig person och den enda med surrogat dottern petra som orsakar för henne en vist intressen. Även scenen i vilken hon tillrättavisar Johanna den blonda tjtjen som mobbade henne (vilken är kurslig li tara) är viktig eftersom det är just vad som hon söker några andra henne. Det ses tydligt i den roll som spelas av brittiska. den unga ryska cellospelare. Spontan road och cynisk hon är långt ifrån en vanlig musiker dels för hur hon spelar och även för den plats som hon fodras och möjligheter till anpassa sig. Det ses klart underlunchen vid ett ärorik restaurang i vilken tjtjem som skulle vilja vara vegetarian vet genast vad hon skall sökas. Hennes feminism precis som den feminism som tar presentera är falsk är nebart tom och hon anpassar sig super väl både till den rika livet som musiken kan erbjuda henen inklusive möte med en rike man möjligen en oligarker son. En bra roll men det känns lite som en schablon bild eller en stereotyp av dem ryska giriga kvinnor spelade av Sofie karr  i vilken dagens anti rysa stämningar är väldigt uppenbara Mahler är symbolen dels på den höjdpunkten av 1800 talwt klassik musik men även för dekadensen i ett sådan samhället. En dekadens som är inneboende i makten och i dess svåra situationer. En makt som går inte att stoppa och som redan att förhålla sig till dess är en bevis för att man blir själv eländig. Francesca Lentini Noémie Merlant är det i själva verke eftersom hon i likhet med Sebastian visar att hon vill enbart och endast och enbart smöra och det enda positiva att intet förstora bevis görs endast på grund att hämnd. Det finns ytligare i dimension i filmen  den av tar partner den tråkiga och svartsjuka Sharon spelade av Nina Hoss som är extremt bra i att spela i ett symbios med en steril lägenhet som har verken historia eller atmosfär sim finns i tar studio och även i henns red neck hus. En mycket bra film

Robert Fogelbef Rota

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Ricciardi

Una lady macbeth adolescente

Titolo le anime di vetro

Regia Giampalo Tescari

Intpreti mariaVera rtti. Serena Iasini, Lino Guangiacle

Distribuzione RAI

Voto A

Poche serie sia per la fotgrafia spledida di Marcello Montarsiche riusec a catturare sia il mare ma anche lo spirito dell’epoca e gli intrigi pieni di suspans di sentimenti con un ‘azione psicologica sono belli e stupende  come il comisario Riciardi. Pe rmolti sembra di aprire un album di famiglia arrivando a due generazioni passate quella dei nonni o dei bisnoni una generazione che come tutte le generazioni aveva grandi problemi. C’é la naponalenitá esasperata porompente e diverente di personaggi non macchiette perché con uan pscicologia complessa come il brigadiere Maione intepretato benissimo da Antonio milio e dal “feminello” che cerca di essere Isa Miranda bambinella ma in questo episodio tra alta borghesia e aristocrazia in un mondo che é molto simile in tutta italia o anche in tutta europa. uN mondo fatto di misteri ipocresia e pulsioni quasi drammatiche che si vedono in quello che é il caso che non é un caso difficile ma anzi facilissimo che intuiamo già e che nella mente di é un pretesto per cercare di comprendere la vita di una classe sociale che é più o meno la stessa di ricciradi. La recitazione di lino Guanciale in questo episodio é molto piú vicina a una recitazione emozionale. La maschera cade in diverse occasioni quando viene preso dai fascisti alla fine uomini macchina senza scrupoli interessati solo alla loro prepotenza e a farsi vedere potenti forti anche quando se in relatà sono deboli e privi di ogni tipo di scrupoli. Si vedono anche li diverse scale da debole e popmposo Gazzo intepretato benissimo da .. al poetico ma duro Falco un ex squnizo divenatto sburro. Un bel ruolo a cui viene anche dato un momento di poesia. La punata é teatrale in senso giusto con i patri nobili che sono i padre per antonomasia il referendo intepretato da beppe Sevillo simpatico cortese e anche inteligente e anche il signor Colombo che ha un bellissimo e poetico dialogo con la figlia al vecchio nobile che conosceva il padre del commissario che rapresanta qul modo da cui la madre ancora prima di lui si era volontariamente allontanato. Il vecchio mondo lascaito ma non dimenticato si vede anche nei personaggi dei conti malaspina sopratuttod a Bianca per la quale il comissario sembra provare una certa dose di simpatiaanche perché li ricorda la madre mentre la donna che potrebbe interessarlo Lidia é troppo distante troppo glamorosa anche quando ascolta la musica in questo caso il Jazz all’epoca ancora un genere musicale probito o quando conosce il tedesco. La dimesione politica rapresenatta da questo maggiore giovane elgantte distinto si vede molto bene quando si inizia a intuire ne i drmi personali il non adatamento di Erica dove Maria Vera Ratti fa sempre più vedere di vedere di essere una donna forte moderna indipendete e anhce nella diversitá dei comportnamenti del commisario per lei dai discorsi vicino al mare che son nervosi a quegli dello spazio trnaquillo che é la casa. Ma la vera protagonista che prima sembra essere un personaggio di secondo piano é la donna fatale che é una quindicenne che prima trovamo nell’elegantisisma ma anche comprata casa dei genitori preso una capelli . Figlia di un usuraio imanicato con la chiesa che la vorebbe utilizzar eper un matromonio +e in relatà una donna fredda molto sicura di se e del fatto che vuole comunque a ogni costo vincere vivere e godere nonostantne tutto e tutti abile tessitrice ha un punto di forza anche nei confronti di quello che é il commissario o anche dell’avvocato . U;n ruolo molto convincente

Robert Fogelberg Rota  

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Il migliore Magni

Scipione l’Africano  come non l’avete  maivisto

Woddy Strode e Marcello Mastroiani due giganti e Gassman il terzo in comodo

Titolo Scipione detto anche l’Africano

Regia Luigi Magni

Interpreti Marcello Mastroiandi , Vittorio Gassman  Silvana Mangano..

Voto capolavoro

 

Luigi Magni che ho avuto la fortuna di conoscere é stato uno dei migliori registi italiani che in un contesto di commedia ha saputo anche fare cinema d’autore e soprattutto cinema impegnato che vuole cercare di criticare e migliorare la società  

Cinema che tratta di argomenti difficili che vuole criticare la società come questa é . Quasi tutti i suoi film sono come noto storici e secondo me il migliore é proprio questo “Scipione detto anche l’Africano” dove vengono trattate  alcune tematiche, discusse e soprattutto messe a nudo ovvero  come il potere e quanto questi corrompa (quando con soldi o altro rovini una persona o un qualcosa e lo rendi sporco brutto)  e rovini l’individuo . La fotografia é semplice molto tenue nelle sue luci e forse Silvana Magnano non é mai stata così bella decisa e indipendente in un ruolo da nobildonna però come incarna  una caratteristica ,che lo storico dell’arte novecentesco tedesco Simmel, chiamava lo spirito del tempo ovvero la ruvidezza che era tipica del periodo repubblicano di Roma. Chi é la rivelazione di questo film con una recitazione molto naturale semplice quasi da modello bersonina (un attore come mero recitatore di alcune battute ) é il caro Ruggero Mastroianni montatore fratello del più noto Marcello,  che interpreta uno sconosciuto Scipione detto anche l’Asiatico. Ruggero é anche il montatore di questo film.  È  una vittima o é un corrotto, il film non risponde a questo quesito . Lo vediamo in parti tragiche ma anche comiche come quando mangia con gli schiavi contenti di essere schiavi perché hanno da nutrissi e arriveranno a rifiutare la libertà . I colori quasi da pastello la presenza di schiavi e legionari fanno sembrare l’opera di Magni non tanto una parodia ma come il rovescio della medaglia di uno dei più epici film dedicati all’antica Roma “Spartacus” di Stanley Kubrick e idealmente il ruolo di Masiniella (re numico quindi nord africano alleato prima dei cartaginesi e poi dei romani) interpretato dall’ottimo Woddy Strode sembra rendere questa tesi verosimile   .Il  massiccio numidico che arriva spiazzandoci con una divisione di cavalleria e sia comico che epico , Il fisico imponete felino che si muove come si muoveva nel ruolo reziario che combatteva Spartacus; sembra disagio a in tempo di pace tra gli intrighi del senato  questo é aumentato  anche con il lavoro di doppiaggio super romanesco caricato di Renzo Montagnardi. Lavorando in quella che era la super produzione di film presente a Cinecittà tra 1950 e 1980,  Magni doveva usare il dopiaggio ma lo faceva come mi raccontava con cura starordinaria ripetendo ricreando il personaggio. Masiniella che ha un passato tenebroso diventa un elemento di disturbo una tigre tra tanti soriani domestici che sono gli schiavi un tempo fieri guerrieri che combatterono i romani quasi fino alla mortema anche i legionari fiaccati dalla pace e anche lo stesso Scipione. Masiniella  é la coscienza di Scipione L’africano  che con modo di fare molto “romanesco” li ricorda che é circondato di “mignotte” e parassiti quando arriva di notte durante un banchetto dove si discute anche di filosofia.  L’uomo che al pari di Wellington contro Napoleone I Bonaparte  riusci a sconfiggere il generale più famoso della Storia Annibale, é un personaggio stanco dissinluso  con gravi problemi coniugali ma anche con un’ ironia che gli premete di sopravvivere. Ha truffato o non ha depredato gli alleati o i popoli conquistati quindi depredando Roma o é stato l’eroe senza macchia e senza paura. Una delle scene più belle é quella dove li viene tributata una statu e poi vine abbattuta  questo grazie a Catone Il Vecchio . Personaggio severo legato ancora ai vecchi costumi quindi alla barba che sta quasi per radersi disilluso é sopratutto scocciato da tutto. Il personaggio più che con il moralista nostalgico e arcinio ricorda una satanasso o meglio un satiro ma educato . Vive con la madre é sotto scorta  da quello che é una guardia mal sistemata l’idea centrale della figura e il trovarsi sempre e comunque in una posizione che é quella della retroguradia che vuole tappare le ali a tutti . Quindi deve per forza essere nemico dell’uomo più popolare. Roma era una  repubblica che non è tale ma un oligarchia che prende tutto dalle altre civiltà etruschi o greci dir si voglia che parlamenta s’incontra e anche male nel foro che ama i gesti teatrali. Forse Catone é invidioso o meglio non capisce quello che sucede la nuova cultura e le nuove idee. È anche cortese e il ruolo illumina alla perfezioen ancora più che per Mastroianni quelle che son le novitá che arrivano verso un niovo mondo sostanzialmente diverso. È un p’ lo stesso problma di Scipione ma anche del maschio italiano negli anni settanta anni del secolo passato ricco di molti e notevoli cambiamenti dati da una nuova società e il genio di Magni e il fargli notare in un contesto storico in quello dell’antica Roma. L’utilizzo di rovine é sia per dare una dimostrazione che ci troviamo in questo periodo storico ma anche di qualcosa di molto diverso del ricreare in questi giochi di potere quello che era il cinema di Roma antica i bassorilievi. Questo si vede in tutte le figure dai grande Scipione l’africano e catone passando dalle donne sensuali , curatissime e bellissime Livia in testa ma anche le popolane interessate a Scipione l’Africano non come persona ma come Simbolo. Un simbolo quello del condottiero che si vede bene nell’elmo che prima vediamo sulla testa della figlia del condottiero e poi sulla sua quando si autoaccusa davanti al senato. Questo gesto teatrale molto caricato in realtà vorrebbe anche significare l’amore per la repubblica per Roma come entità quasi divina. Roma che é madre pr tutti non come Lavinia madre severa che sgrida la figli in continuazione o la rassegnata madre di catone ma distante Astrata vero fato. Si perché in un mondo arcaico ma vivo qui ancora la presenza dei colori tenui e non eccessivi quello che ha l’uomo di diverso da quello moderno é la presenza del sacro inteso come divinità. Quindi al pari di quello che sarò il  Scipione che ricordiamo ormai é calvo e stanco è solito parlare con Giove capitolino per i romani divinis massima presentato da Turi ferro che informa Scipione l’africano di tutto quello che succederà dopo di lui. Il ruolo é quello che veniva di solito presentato dal coro greco che era ricordiamo un elemento più che centrale durante la tragedia greca. Ma in questo caso in una civiltà che come ricorda Catone deve per forza essere composta anche questo diviene quasi leggermente divertente e comico come la figa del dimenticato Scipione l’Emiliano. Un film da vedere e rivedere

Robert Fogelberg Ro

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Övertygande början på andra säsongen

Mera den historiska åter skapelsen än detektiv arbete

Tittel Febbre

Regi Gianpaolo Tescari

Medverkande Maria Vera ratti, Lino Guangiale, Serena  Antonio milio

Svensk distribution RAI och även Cmore

Betyg A

Få serier ha för mig varit så fulla av intressen som ”Comisario Ricciardi”. Man skulle kunna som ytlig iakttagande räkna den som en blandning av Poirot mest i John Malkovich gestaltning och il Comisario Montabano men för ig den konstnärliga världen av serien ”Commisario Ricciardi är betydligt högre. Vi är 1933 i Neapel under denna tid en magisk stad i vilken det levde en subkultur som försökte att hålla sig emot den fascistiska regering. Den fotografi som presenteras av Marcello montarsi är helt fantastisk eftersom den har två funktioner dels den att göra dem som kan vara ett idealisk familjer album från hela Italien levande men även att ge färg och tridimesionalitet till den. Den klippningen för vilken ansvara Alessio Rivellino är lekfull och har sina inspiration källor inte citat dels i den alla första stora kvinnliga filmskaparen Elvira Notari men även i den tyska expresionismen och i Illinas Cavanis mästerverk. Det ses tydligt i den övernaturliga dels den döde gasparre Rumolo spelade av ett ytterst uttrycksfull Antonio Di Rosa men även Rosa komisarier före detta guvernant spelade av Nunzio schiano som ses inte av kommissarier men av hennes systerson spelade av Veomica D’elia som spelar en tagg full Neride som precis som husbonde Ricciardi är rädd att följa hennes hjärtan. Ricciradi är i lino Guagiale fantastiska gestaltning (en skådespelaren som ananst brukar inte prestera så bra) en lugn och nertonade is biter som har sig under en vulkan av känslor , ångest och passion. När vi ser honom utan för Neapel verkar vem som helst kanske även en nord europeisk turist men är i själv vaket den axel runt vilken hela staden snurra. Kallt , elegant med ett utseende som är både en blandning av ett av dem 1930-talet hollywood manliga stjärnor lisom James Staweard, Cray Grand , Clark Gable emn mest av allt pter Fonda det finns en lags hemma mys i honom en likhet med en tam hus katt vilken är alltid en röv djur likte lik den stora kraft av andra italienska manliga divor som Marcello Mastroianni in Primis . Vi ser hur den mask av hårda asketiska män som lever nästan på luft lagom elgenat och kapabel att sätta hårt mot hård mot en av den äktade ”hguappi”. Denna term betecknar Guilio Colombo en av gudfadern av den som skulle bli kamora gestaltad  av Massimo de Matteo även han med ett elegant kostym och en vapen en käppvärjan som verkar kunna vara den av Joker. Deras möte är i den övervänliga napolitanska solen en essä av noir film esttik. Guappi var en stat i staten men särskilda regel precis som polisen. En polis av vilken Ricciardi men mest rafaell maione Maione den roliga och djup mänskliga konstapel  Antonio Milio. Det är en sancho Pancha som i själva veket är effektiv men sitt arbete har en komplicerade familjer liv med en snäll och påstridig fru spelade av Dominique Donarumma och en komplicerade men för åskådaren rolig rlaktion med drag queen elelr il feminello vilken betyder travesti Adrina falivene med den roliga Bambinella en gatopojken som drömmer att vara isa Miranda den italeisnka marelen Dietrich. Ricciardi sammarbet inte med den men är tvungen att röra sig hur alla samhällles klasser från den löjliga pompösa och ofrvilig komiska polis chefen Gazzo spelade med klass av mario Pirello till dem dekadneta artistokrater som spelar loto greven Palmieri spelade av Antonio Mussolo och hans vackra fru Bianca spelade av Fiorenza D’Antonio till den divan sångelsa Livia Lucinai spelade av Serean iasetlli en Sofia Loren koppia i 1930-talet mode som är besatl av Komisarier. Dessa miljöer interessa inte honom och det är uppenbarlig avtt den anständiga självständiga full av kraktärern enrica i vilken Maria Vera Ratti ger ett enorm rolltolkning är mera lämpligt. Vi vet inte om deras möte är på riktig eller en dröm men vackert och vi ser hur pass ontalulig är den. Obserbvera att dels Livia som spelar bara i icke offentliga sammanhang och Erica har två män som älskar dem den första agenten av den fruktade fascistiska säkert polisen OSAS Falco spelade av Marco pavelli och den andra en nazi officeraren Manfred som är Christofer Hulsen . Det är två mäktiga roll av passionerad men behärskade män som följer sitt pilk med två diktaturer som är den levande kontrast till en kommissarier som skulle vilja ha deras manliga drivkraft men även dess frihet. Den riktig fria personen är fri tänkaren den antifascistiska dottor Mariano spelade av den sympatiske Luigi Russo. Han måste sjaskig   och föråldrade söka sitt kärleks för pengar med kurtisanen lucia spelade av den söta Fabrizia Sacchi. Hon är snäll förlåtande och förståelsen i ett världen den av den lagliga prostitutionen som är både en dröm men en mardröm inte bara för kvinnor och för dessa kunder. Det är någonting som kan verkar konstig men i själva verket har sina orsaker  och måste ses i sitt tiud-

Det är även intressant att ses ytligare en miljö den av små borgaren den avEduardo De Fillippo kopia Vinces´za Catellano och hans underordnade systern  spelade av Mairinna Rubustelli. Det är just den delen av samhället som även Ppepino de Filipo undersökte i hans verk

En bra tv film definitiv bra att se

Robert Fogelberg Rota

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Bomber

Fantasy

Titolo Bomber

Regia Michelle lupo

Interpreti Jerry Calà Burt Spenser, Kallie Knoetze. Mike miller

Distribuzione

Voto capolavoro.

Libidine doppia libidini e libidine coi fiocchi a molti anni anzi decenni di distanza rivedere il piccolo ma grande capolavoro di Michele lupo con la fotografia ruvida molto di Giorgio Di battista che cattura i porto di Livorno  un montaggio quasi uguale nei diversi combattimenti di Eugenio Alabiso e la colonna sonora bellissima di Guido e Maurizio De Angelis è in pratica la fine del neorealismo nella sua accezione più autentica  in un ‘estrema e ironica appendice in un ‘opera per me bellissima che ritrae un Italia non ricca orgogliosa di essere Italia con l’eroe venuto dal mare e italo americano che si batte contro cattivi veri. A differenza di altri film di Burt Spenser sia nel sodalizio con il brillante Terence Hill il cattivo Rosco non è caricaturale ma un sadico violento anche se goffo pesante  sbruffone che sembra gli austriaci nemici di maciste. Proprio come il suo antitetano Bartolomeo pagani Carlo Pedrazoli in arte Burt Spenser è naturale mangione e sicuro di se. A differenza di altri eroi forzuti Burt qui come ex pugile ha un ‘ironia un savoir fair e si trova a essere una figura paterna di educatore non dissimile a quei maestri che Kurosawa era solito presentare e si vede bene per Giorgione intappetato benissimo dallo sfortunato mike miller napoletano che vive di espedienti che si fa traviare e poi si pente. Il tutto in una girandola di lazzi e situazioni comiche quasi da commedia dell’arte con la bella seria e quasi incapace di dire qualcosa Valeria cavalli graziosissima, alla servetta pasticciona Susana intappetata da Geguia alla sua migliore manifestazione e i vari personaggi comici quasi macchiettistica da Sylvester Stangone il bravo Nado Paone al sardo che ambisce ai pesi piumino Piddu Maurizio Tori e al in quel caso divino Jerry niente poco di meno che Jerry cala un Arlecchino istrionico che riesce sempre a dare il meglio del meglio con bellissime situazioni. L’inizio di una carriera a tratti birbante

Robert Fogelberg Rota

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