Allan Rikaman e Greta sacchi non salvano un film mediocre
Titolo Rasputin il demone nero
Regia Uli Edel
Interpreti Alan Rickman, John Geudorn Greta Scachi Ian McKellen
Voto b
Raspuitin é un personaggio molto importante per l’immaginario collettivo. Sfrutanmdo u bisogno di spiritualità é soprattutto di religiosità del popolo russo ma soprtautto delle classi alte che vivevano in una grande contradizione un ‘economia moderna industriale e una forma di governo l’autocrazia . DSi tratta di un film degli anni novanta quindi con una patina non bellissima soprattutto all’inizio dove la fotografia per altro un po’ scarsa e questa si vede soprtautto nelle scene che rappresentano la Russia sia all’inizio quando il giovane raspitin fa veder ed é subito creduto le sue basi da profeta e viene da adulto malemnato da un possidente (falso storico) ma anche nelle scene finali dove vediamo la rivoluzione o comunque il malcontento. In queste scene si vede sia la debolezza registica di Uli Edel Ma anche il contrario tra la fotografia abbastanza piatta di Elemér Ragály e il montaggio imopecabile di Seth Flaumi. Questa fotografia secondo me banalizza un po’ troppo l’opera e alcune scelte di regia sono sia affascinati l’uso di materiali d’archivio ma anche leggermente troppo semplificanti e per presentare la complessità dell’evento. Alan Rickman interpreta un Rasputin molto umano pieno di diverse contradizioni la religiosità sincera la voglia di vivere ma anche la relazione con anche la relazione molto complicata con la famiglia reale. La parte che é più bella anche perché si tratta dell’unica dove alan Rickman perfetto in questo ruolo riesce a dialogare con un attrice greta Scacchi capace di presentare benissimo tre elementi quello di tipo sentimentale con i dueo tre amori quello per la zarevic Alexej interpretato un maniera molto naturale da Freddie Findlay quello per rasputin e per il marito con anche lei uan serie di turbe e insicurezze. La scena nella quale lRasputin la confronta per il peccato di orgoglio é una delle migliori del film come anche quella in cui lo zarevich cammina. Il problema e che il terzo incomodo ovvero lo zar inetpretto da Ian McKellen é noioso legnolo e il bravissimo attore che abbiamo ammirato in moltio ruoli gandalf ma anche Riccardo III sembra solo la parodia di se stesso e tutto il ruolo dá l’idea di qualcosa di fatto contro voglia senza nessuna convinzione esaptoto senza nessun interesse facendo di un uomo giovane e passionale come lo Zar un manichino. Lo stesso può essere anche detto per quello che riguarda il primo ministro Stopouneche qui ha il volto segnato doi John Wood e anche dal patriarca hagedemos che ha il volto poco ispirato di Peter Jeffrey. Giusto questa non visione della mistica ortodossa che rese possibile Rasputin non é un qualcosa dove il film manca totalmente mentre ben diversi sono i duelli verbali con il dottor Boking intepretato da David Warner. Si tratta di un personaggio ragionevole che difende la scienza ma estraneo a questo mondo mistico nel quale vediamo muoversi sia la zarina le figlie lo zarevich e Rasputin. Un mondo quello delle icone nei riti per la celebrazione della dinastia che contestano ma sono anche ben complementari con il mondo dei bassifondi tra dormitori e locali equivoci di Rasputin che segue tutto quello presentato dall’Eurasia il mondo che Rasputin rappresenta non solo con la cristianità ortodossa ma anche con ra , Shiav e visnur un modo profondo. Qui vediamo anche il contrasto tra il passionale e collerico Rasputin e il debole ordinato e soprattutto contryolato principer Felix Yuzopov che sará il carneficie di Rasputin. Questo é interpretato benissimo da James Frain e mi piace molto come l’omicidio senza indugiare in particolari troppo macabri ma descrivendo quello che infetti era accaduto . Purtroppo si tratta di un film interessante e discontinuo ma da vedere
Robert Fogelberg Rota